Regia di Alex de la Iglesia vedi scheda film
Humor nero a palate, pochi ambienti ma spremuti fino al midollo in quanto a potenzialità d'azione. Carmen Maura è perfetta nel ruolo di donna pratica e un pochino picaresca (almeno nel modo di vivere). L'amore per hitchcock si reifica nella sua parodia tramite le numerose implicazioni convenzionali istaurate tra il mondo reale (l'enunciato filmico) e quello testuale (le modalità di ripresa e la tipizzazione di genere). Come in crimen perfecto, il mondo tratteggiato è "rivelato" nella sua bruttezza e cattiveria. Qui prevale la tanta cattiveria. E se ne ride anche tanto. Eccezionali le battute e le trovate (grandissimo il darth fener-slasher-deus ex machina).
Cultura e società sono il banchetto lugubre dell'avvoltoio e dello sciacallo. Neanche le relazioni personali e l'intimità di certi sentimenti si salvano. Tutto è cupamente posto in essere sotto l'egida dell'idolo d'oro. La violenza è totale e necessaria (il gatto e il cadavere), e non vi è serietà in essa, nè giustificazione, se le sorti della vita sono assoggettate a uno sporting-real sociedad di vent'anni fa.
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