Regia di Roger Donaldson vedi scheda film
Film che ho trovato davvero molto interessante soprattutto perché, permettendoci un confronto spontaneo e quasi immediato tra come andava il mondo ai tempi di Kennedy e come va oggi, ci permette di riflettere e tirare un breve bilancio di oltre cinquant'anni (io ancora non ero nato) di evoluzione umana e in definitiva di globalizzazione. La situazione di allora (con Cuba) presenta infatti non poche analogie con quella della Corea del Nord di oggi.
Una prima immediata osservazione è che, grazie al progresso tecnologico, oggigiorno non ci sono più perdite di vite umane nella ricognizione militare, essendo praticamente tutta la superficie terrestre ispezionabile - in modo più o meno dettagliato - da satellite. Secondo: il diverso valore - soprattutto dal punto di vita morale - di chi guida la nazione più potente del mondo (il Trump di oggi che pensa solo a casa sua non è minimamente confrontabile coi Kennedy che si preoccupavano dei destini dell'umanità). Ed infine i potentati che insidiano e interferiscono col potere decisionale: allora essenzialmente il mondo militare; ed oggi un più ampio spettro di società multinazionali e organismi sovranazionali, non solo nel campo militare ma anche, ad esempio, del petrolio, della finanza e dell'informatica.
Bilancio tutto sommato favorevole alla globalizzazione, considerando: che la popolazione mondiale nell'ultimo mezzo secolo è più che raddoppiata (da 3 a 7 miliardi) senza ancora conoscere altre guerre catastrofiche; e che nello stesso periodo la speranza di vita è aumentata in modo indiscutibile (in italia, ho letto, di 14 anni). E ricordiamoci comunque che fine hanno fatto poi i due Kennedy!
Insomma, la portata dei problemi non sembra essere diminuita (ne permangono davvero tanti, sociali, ambientali e sanitari), ma sembra che l'umanità - al di là dei singoli leader politici che forse oggi sono mediamente di minore caratura - sia riuscita a trovare modi sempre piuttosto efficaci di gestirli ed affrontarli, dimostrando veramente di poter essere considerato con merito il "re dell'Universo".
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