Regia di Roger Donaldson vedi scheda film
Penoso polpettone revisionista dalle pesanti tinte ipocrite, che trasforma in ridicolo fotoromanzo una crisi internazionale. Girato dal punto di vista di una delle due nazioni protagoniste del conflitto, non prende mai eguali distanze sulla questione e si fossilizza su una sorta di autocompiaciuto, patetico apologo della magnanimità e della superpotenza americane. Noioso oltremodo, non può competere con un ben più verosimile Independence day o Mars Attacks!. La cosa più fastidiosa sono due ore e mezza di dialoghi in cui non compare mai una sola parola 'vera'. Propaganda di regime, spot pubblicitario, o semplicemente un film orribile.
Nella seconda metà dell'ottobre 1962 gli Stati Uniti scoprono missili russi a Cuba e minacciano ritorsioni belliche. La linea dura è inizialmente anche la scelta sovietica, poi un fitto e complesso lavoro di mediazione fra le parti risolve la crisi internazionale.
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