Regia di Bahman Ghobadi vedi scheda film
Una parola:commovente. Stilisticamente non perfetto, ma un capolavoro dei sentimenti.
Situazione reale, che neanche ci immaginiamo, delle condizioni di vita dei ragazzini di un piccolo villaggio del kurdistan al confine con l'iraq.
Praticamente inesistente, ma non ce n'è neanche bisogno. Il film tocca le corde del cuore e le fa suonare.
Lo pubblicizzerei come uno dei pochi capolavori degli ultimi anni.
Premiato giustamente a Cannes. Coraggio da vendere nel raccontare una storia che fa accapponare la pelle.
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