Regia di Eriprando Visconti vedi scheda film
Eriprando Visconti era il nipote di Luchino, sarebbe facile fare dell’ironia, ed in un argomento come questo con cui lo zio aveva fatto un’operazione teatrale che fece epoca, con protagonista Lilla Brignone. La storia è tratta dagli atti del processo, ma diciamo subito che ne è venuta fuori una storia edulcorata e drammaticamente inefficace, uno spessore che non esiste, neanche nei momenti più evidenti, una sceneggiatura superficiale in un tema come questo è davvero imperdonabile, il fattore morboso è poco presente, quindi non c’è di fatto neanche la curiosità che, forse, all’epoca il pubblico si aspettava. Una scelta del cast con due attori principali, che non riescono a fa quadrare il cerchio se non in modo convenzionale, la Heyvood ha un volto drammaticamente efficace, ma Sabato ha solo i fisico gonfiato ed adatto per ruoli western di seconda e terza categoria, niente di più. Più curati i costumi di Donati e le scenografie di Mogherini, non male il parterre degli attori caratteristi.
una storia che non si può trattare in maniera superficiale come questa
ha fatto qualcosa di meglio, qui no
volto giusta, ma film sbagliato
un torello assolutamente incapace di espressione
partecipazione piccola, anche se efficacde
giusto nel ruolo del vescovo
parla spagnolo, ma sempre efficace
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