Regia di Eriprando Visconti vedi scheda film
Per essere un film italiano degli anni Settanta, per di più ambientato in un monastero di suore e quindi idealmente legato al filone scollacciato, è un lavoro sufficientemente rigoroso e filologicamente ricostruito, rispetto ai fatti originari. Non che sia del tutto assente l'aspetto pruriginoso - del resto non di secondaria importanza nella storia di Virginia De Leyva - ma esso è ben combinato con l'insieme della narrazione. Decente, seppure tutt'altro che inventiva, la regia del nipote di Luchino Visconti.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta