Regia di Blake Edwards vedi scheda film
Storia di una crisi, "10", affronta, con gag comiche nella prima parte e toni più intimi nella seconda, il passaggio dagli anni settanta agli otttanta. Infatti, la crisi del film vale per il quarantenne, per il cinquantenne e prima ancora per il trentenne: il fatto è che è difficile restare indifferenti a Bo Derek! Detto ciò, è un film che appartiene ad un'epoca mai esistita, in cui la leggerezza prende il sopravvento sulla riflessione, ma Blake Edwards sa opportunamente passare da un registro all'altro, per tenere in piedi una storia senza trama.
Attratto da una donna bellissima e misteriosa come sono tutte le donne che non conosciamo (...), un musicista di 42 anni (ma Dudley Moore ne mostra molti di più...) la segue per corteggiarla, dimenticandosi (momentaneamente) della moglie.
Riuscita, ma non indimenticabile (il bolero era già famoso, ehm!)
La durata, sicuramente: troppe due ore, e sforbicerei la seconda parte con gran ricorso a dettagli (ma erano ancora i '70...)
Toni comici, nostalgidi, erotici, surreali fondono abilmente volgarità ed eleganza: tutto grazie ad una macchina da presa invisibile, e ad una grazia nel raccontare. Ottima direzione degli attori.
Sfigato per sempre, non tornerà più a questi fasti (Arturo a parte): gli anni '80 cercavano machi e i novanta aspettavano facce sofferte!
Deliziosa, come sempre ma inquietante come presenza eterea e ...maliziosa!
Non riuscirono a lanciarla come si doveva: vien da chiedersi perchè, visto che oggi basta mostrarsi al grande fratello per arrivare in alto (?)!
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