Regia di Blake Edwards vedi scheda film
Successo della fine degli anni Settanta, lanciò l'icona erotica-Bo Derek, corpo da ragazzona americana vitaminizzata, viso dai lineamenti di porcellana, e capelli biondi raccolti in treccine caraibiche: stupisce, però, scoprire che , nemmeno tanto in fin dei conti, sia uno dei film più conservatori di un grande dell'irrisione come Blake Edwards, che sbeffeggia sì il tragressivismo à la mode della California, le frenesie pruriginose di un uomo di mezza età, appartenente all'alta borghesia, e lo spirito "aperto" dei giovani, però d'altro canto è una celebrazione bella e buona del comfort delle tradizioni, del "ma chi me l'ha fatto fare", e per di più l'umorismo è spesso impalpabile. Dudley Moore si agita a profusione, ma si stenta a trovarlo divertente, meglio Julie Andrews, che offre la sua consueta classe d'interprete. Per quanto riguarda la bella Bo, l'impatto è a tutt'oggi notevole, ma dall'esigua durata della sua carriera è lecito trarre le conclusioni sulla sua capacità recitativa. In un piccolo ruolo di barman c'è Brian Dennehy, poi sceriffo crudele in "Rambo".
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