Regia di Andrea Arnold vedi scheda film
MUBI
In una periferia grigia ed anonima che potrebbe descrivere i connotati del contorno urbano della capitale londinese, una ragazza ancora adolescente esce furtivamente dalla camera per incontrare il suo ragazzo.
Vestita in minigonna decisamente troppo corta e sgargiante giacca di pelle rossa, la ragazza viene sgamata dalla madre, alla quale ha pure sottratto qualche spicciolo dalla borsa, ma riesce comunque a dileguarsi.
I due ragazzi si incontrano in una radura poco distante dai palazzoni popolari del grigio quartiere che li ospita.
Il giovane, distratto in altri pensieri, si preoccupa solo di fumare canne e pretende soldi dalla ragazza per potersene procurare.
Poco dopo i due si appartano in una sorta di discarica, ma quando iniziano un approccio sessuale tra lo squallore di una semi discarica clandestina, l'intervento di un bonario ma maldestro cane randagio che già prima la ragazza aveva notato sul suo cammino, compie un'azione istintiva che fa andare su tutte le furie il ragazzo e apre gli occhi alla ragazza sul tipo di persona che sta frequentando.
Il crudele e gratuito sacrificio dell'animale servirà pertanto a salvare almeno quella giovane vita di ragazza da un pericolo in agguato altrimenti sottovalutato.
La location è quella consona a tutta la filmografia di Loach, ed il disagio che traspare da un atto di barbarie perpetrato ai danni di un essere innocente, troverà nel gesto vergognoso, una utilità quasi miracolosa e lungimirante.
Quasi esistesse un Dio della ragione e della disperazione, che apre gli occhi a chi sa trarre utilità da un sacrificio tutto fuorché gratuito.
Forte, spiazzante, emblematico corto di una autrice che saprà farsi notare, apprezzare e premiare meritatamente.
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