Regia di Andrea Arnold vedi scheda film
MUBI
Un gesto di omissione semplice, ma deliberato, porta una coppia a concepire un nascituro che ponga le basi di una unione seria e duratura.
Purtroppo però, a seguito di un aborto causato, a gravidanza ormai quasi ultimata, dal distacco della placenta, la giovane partoriente si ritrova devastata, priva del suo bene più prezioso a lungo coltivato, con latte al seno pur senza un figlio da poter allattare.
Pietrificata, ma senza essere in grado di piangere o disperarsi, la donna decide di non partecipare alla cerimonia di interramento della piccola salma e esce di casa senza meta.
Incontrerà un giovane ladro che, dopo averle offerto controvoglia una sigaretta, la porterà con sé in giro su un'auto rubata.
Si formerà una coppia improbabile e davvero male assortita, ove l'iniziale svogliata scintilla di attrazione erotica, lascerà presto spazio ad un più adeguato gioco di ruoli, decisamente più coerente con le circostanze divenute drammatiche, e con l'età anagrafica di quei due strambi frequentatori clandestini.
E' forte e spiazzante il corto che costituisce l'esordio assoluto di Andrea Arnold nel mondo della regia cinematografica.
Quella della regista inglese è però una storia anche morbosa, ma che sa tradurre in messaggi dirompenti e persino disturbanti, ma straordinari, la necessità naturale e per questo fuori da ogni controllo di ritrovarsi madre come ruolo dovuto da un destino superiore, misterioso e supremo nello stesso tempo.
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