Un uomo (Jason Segel) entra furtivamente nella bella casa di vacanza in una zona semi desertica nel bel mezzo della natura californiana, di proprietà di un ricco magnate dell'elettronica (Jesse Plemons), sicuro di poter recuperare un lauto bottino.
Sfortuna vuole che il proprietario e la bella moglie (Lily Collins) vi accedano proprio mentre l'uomo è ancora intento a rovistare, dopo aver deciso di fare una puntata in quel luogo all'ultimo momento, di ritorno da un impegno comune.
Imprigionato tra i muri di quella che doveva essere una fonte di risarcimento, l'uomo si trasforma poco dopo non solo in ladro ufficiale, ma anche in sequestratore, visto che si trova costretto nel ruolo del sequestratore.
Ad aggiungersi al quadretto sociale composito ed eterogeneo, per quanto ristretto, anche uno zelante giardiniere sudamericano, che finirà sacrificato ed immolato alla scellerata causa.
Chi è il cattivo e chi il buono non sarà così lineare da poter essere scoperto, se non procedendo pazienti sino allo sberleffo finale, lungo un thriller semplice ma sofisticato e scritto con criterio, in cui ogni personaggio cela fino a che gli è consentito il suo vero ruolo e la sua vera natura di piccolo o grande approfittatore sociale.
Ognuno dei tre protagonisti, infatti, custodisce un piccolo segreto che gli ha permesso di essere ciò che è, o di agire per cercare un riscatto che non è ancora giunto a pieno compimento.
Diretto con piglio da Charlie McDowell, un regista che predilige produzioni indipendenti, e prodotto dagli stessi attori coinvolti, Windfall si presenta come un thriller parlato che si concede ad una smorzata suspense crescente, volta a disegnare quattro personaggi degni di rappresentare quattro volti sociali di una scala gerarchica che spesso erige muri ai suoi limiti per rendersi inaccessibile a coloro che si posizionano al di sotto della rispettiva soglia.
Ne scaturisce un lavoro sapido e tagliente che rimette in discussione la scala gerarchica e sociale ed infuoca i confronti tra classi sociali, imbarbarendo il confronto tra individui che, a lungo andare, si ritrovano costretti a mettere a nudo il livore che li anima e la disperazione che li rende perennemente infelici e frustrati.
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