Regia di Warren Beatty vedi scheda film
Nel genere di film tratti da fumetti questo "Dick Tracy" di Warren Beatty non sfigura anche se è opera più di forma che di sostanza. Beatty ha ripreso il personaggio dei fumetti di Chester Gould per un'opera stilizzata e antinaturalistica dove l'aspetto visivo è preponderante grazie ad una magistrale fotografia di Vittorio Storaro con illuminazioni ardite che utilizzano soltanto i colori primari e che si accoppiano a scenografie magniloquenti e costumi sgargianti per creare un universo artificiale che è stato avvicinato a quelli dei cartoni animati. Se nella veste formale il film conserva una indubbia coerenza, la trama ha un minore impatto e può risultare piuttosto arzigogolata e con alcuni snodi non sempre plausibili (lo svelamento dell'identità del personaggio misterioso nella parte finale, ad esempio). La figura centrale del detective è resa senza sfumature per una voluta fedeltà al fumetto, dunque non accuserei Beatty di un'interpretazione monocorde, come è stato fatto da diversi commentatori; per quanto riguarda la galleria dei "cattivi", ci sono diversi personaggi interessanti, in primis il Big Boy di un Al Pacino gigionesco e truculento, ma anche qui prevale un'artificialita' che alla lunga può stancare. Non male nel suo tentativo di rifare le grandi seduttrici del passato la Breathless Mahoney di Madonna, in una delle sue prestazioni più simpatiche; orecchiabili le canzoni scritte per lei da Stephen Sondheim fra cui "Sooner or later" che vinse l'Oscar insieme all'elaborato make-up e alle scenografie. Fra i caratteristi da menzionare anche Dustin Hoffman come Borbotto, francamente non memorabile, e una brevissima apparizione come stenografa di Kathy Bates, che nello stesso anno vinse l'Oscar come miglior attrice per "Misery". A mio parere merita una certa riconsiderazione anche da parte di chi l'ha liquidato piuttosto frettolosamente.
Voto 7/10
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
infatti Stefano io sono uno di quelli che l'aveva rimosso (visto tanto tempo fa)....che dici,forse e' ora di rivederlo,grazie di averlo presentato e commentato (positivamente....)
Grazie a te Ezio
A me era piaciuto molto anche all'uscita al cinema, dove la fotografia di Storaro aveva una gran resa, penalizzata invece sul piccolo schermo. E anche Dustin Hoffman in quel piccolo ruolo, non certo rilevante, non era male. Ciao
Grazie Fabio anch'io lo vidi al cinema tanti anni fa e ricordo una fotografia a colori davvero superba che ovviamente al cinema rende meglio. Su Dustin Hoffman forse era più corretto dire che è una piccola parte dove l'attore è truccato in modo irriconoscibile, ma ha poche occasioni per recitare, fra i caratteristi del film il più memorabile è sicuramente Al Pacino, per quanto un po' sopra le righe
Pure a me non ha fatto impazzire, e non l'avrei descritto con parole migliori delle tue.. Comunque cinecomic insolito, come "Darkman", che attira di più per un tipo di cupezza e abbozzamento scenografico francamente oggi impensabili. Madonna non ha mai fatto grandi performance sul big screen... ciao :)
Ciao Ste hai ragione per la cupezza che viene suggerita anche dalle scenografie. Su Madonna io ho scritto che la sua interpretazione non è male, soprattutto se paragonata ad altre dove recitava proprio male. Qui se la cava, gioca a fare la vamp, ma comunque non è un ruolo da Oscar...
Un cinecomics d'antan lontano parente delle mirabolanti e a volte fracassone produzioni attuali, non lo rivedo da moltissimi anni, ne ho un ricordo sbiadito che il tuo commento ha appena rinfrescato, al tempo venne elogiato per il gran cast, per la fotografia e per il trucco.
Dovrei rivederlo :)
Ciao!
Ciao Max il cast è una delle attrattive principali del film... ci sono grandi divi e altri che recitano sepolti dal trucco. La fotografia come già detto è straordinaria
Commenta