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Spin Me Round

Regia di Jeff Baena vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Spin Me Round

di mck
7 stelle

Spin Me Round! BakersField - Pisa - Pistoia - La Spezia - Rigoli - Lucca - BakersField.

 

 

Infine, un eiaculante latteo schizzo di Alfredo Sauce (non ho, mai, avuto il piacere e l’onore di assaggiare il condimento californiano, ma potrei azzardare senza troppa téma di smentita che oltre all’aspetto e alla consistenza/viscosità pure il sapore sia quello…) venduta in comode e pratiche confezioni industriali da due litri e mezzo colpisce al cuore la versione tarocca, burina e cialtrona di Anthony Bourdain: le emozioni che passano sul volto di Alison Brie in quella manciata di minuti costituiscono un impressionante compendio psico-sentimentale e chimico-fisico-biologico.

 


Ricetta dell’Essere Umano (per una persona).

Ingredienti.

- Un Quantum Satis di Epifanico Acume:
“I got it! In Italy it's not 911... It's 112!”

- Una Ciotola di Consapevolezza Ultima Raggiunta e Acquisita/Conquistata sul Campo:
Vorrei spiegare perché non partecipo alle discussioni sui social. Chi vuole può saltare senza rimpianti questo paragrafo. Negli anni Ottanta, una catena americana di fast food, la A&W, decise di fare concorrenza all'hamburger più famoso della McDonald's: il quarter pounder, ovvero quello con un quarto di libbra di carne (un po’ più di un etto; in Italia si chiama DeLuxe). Avrebbero offerto, per lo stesso prezzo, il third-pound, cioè un panino che conteneva un terzo di libbra di carne. Fu un fiasco. Un’indagine di mercato scoprì che, per la maggioranza degli intervistati, siccome 3 è meno di 4, 1/3 è meno di 1/4. Ecco perché non partecipo alle discussioni sui social. – Guido Barbuiani, dal Commiato a “Come Eravamo - Storie della Grande Storia dell’Uomo”, Laterza, 2022.

Svolgimento.

Mescolare con un mestolo di legno cuocendo il tutto col calore prodotto dall’attrito, condire con una spruzzata di lacrime amare e servire il tutto ancora fumante portandolo in tavola con una specie di sorriso.

 


È un film lievemente complesso e semplicemente profondo, “Spin Me Round” (da “Manifesto” dei Roxy Music di Bryan Ferry), l’opera quinta di Jeff Baena (scritta e co-prodotta con la protagonista Alison Brie ed interpretata fra gli altri dalla compagna Aubrey Plaza), un regista (e sceneggiatore di “I ♥ Huckabees”) il cui ruolino di marcia procede per contrasti di genere alternando lavori d’impura commedia (“Life After Beth”, “the Little Hours” e questo) ad altri di lepida drammaticità (“Joshy”, “Horse Girl” e - se lo schema si confermerà - il prossimo).

 

 

Anche se "Pompino" pronunciato da Plaza mentre Brie ne simula (inconsapevole) l'atto forse è un po’ tropp… No.

- Che fa l’uccellino?
- Lei è un po’ troia.
- Interessante.
- Sì. E può farti un pompino per del cibo gratis, capito?
- Capito sì.

 

 

Ma Amber non è in amore.

(E sui titoli di coda ce lo ribadiscono - a proposito di sperma, nel senso buono - i 10cc.)

 

Il personaggio scritto benissimo e impersonato splendidamente da Alison Brie può essere tranquillamente considerato come l’evoluzione, in attesa del revival della serie di Dan Harmon, della Annie di “Community”. Al suo fianco, per un dato periodo di tempo, uscendo di scena poco dopo aver svoltato il giro di boa, e con un “Noticia de un Secuestro” di Gabriel “Gabo” José de la Concordia García Márquez quale pegno d’addio, Aubrey Plaza.

 

 

E intorno a loro: Alessandro Nivola (“Disobedience”), Ben Sinclair (“the Resort”), Zach Woods (“the Office”), Debby Ryan (una via di mezzo tra Selena Gomes e Miley Cyrus: voce, aspetto, stile, anche lei in “the Resort”), Molly Shannon (“Promising Young Woman”, “Horse Girl”, “the White Lotus: Hawaii”), Ayden Mayeri (“Somebody I Used to Know”), Tim Heidecker (“Us”), Fred Armisen (“the Little Hours”), Tricia Helfer (“BattleStar Galactica”), etc…

 


Fotografia di Sean McElwee (“Horse Girl”, “Little Fish”), montaggio di Ryan Brown (“Joshy”, “the Little Hours”, “Horse Girl”) e musiche di Pino Donaggio.
Producono inoltre LimeLight e i Duplass Brothers, e distribuiscono IFC e AMC.

 

 

"Spin Me Round" raggiunge lacme del climax in un’irruzione invasiva di setoloso-zannuti cinghiali gerofanti durante un’orgia alla "Eyes Wide Shut": un’accuratissima istantanea realistica dell’Italia da cartolina scattata grazie al mondo artiodattilo chentra in collisione con quello umano: praticamente un documentario di cinéma vérité ("To Lucca with Love").

 


E poi, ad un certo punto, spunta una canzonetta tirrenica direttamente dal maelström dei primi anni ‘80: la voce di Dori Ghezzi (“Margherita non lo sa” dei due Oscar, Avogadro e Prudente, terza classificata alla XXXIII edizione del Festival di Sanremo e pubblicata nell’album “Piccole Donne” dello stesso anno, il 1983), e quella linea di basso

 

 

Spin Me Round!

BakersField → Pisa → Pistoia → La Spezia → Rigoli → Lucca → BakersField.

 


* * * ½ - 7  

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