Regia di Charles Bail vedi scheda film
Il ritorno di Cleoptra Jones è un film d'arti marziali con tutti i crismi, girato a Hong Kong perché è una co-produzione cino-americana. Nel primo film vedevamo Tamara Dobson agire nei ghetti afro-americani, qui, invece, detta la sua legge in Cina, combattendo la terribile boss Stella Stevens. Non manca la cinesina esperta di kung fu.
Il sequel di "CLEOPATRA JONES: LICENZA DI UCCIDERE" si sposta da Harlem a ad Hong Kong, con la stessa eroina e gli stessi fratelli afro-americani esperti di karate (Caro Kenyatta e Albert Popwell, quest'ultimo visto e stra-visto in molti film anni'70/80 con Clint Eastwood), che fanno coppia con Tamara/Cleo dal film precedente, ma con una nuova alleata, una cinesina esperta di kung fu, e una nuova e perfida nemica, Stella Stevens, abile nell'uso della spada. Un ottimo sequel, direi, con gli stessi pregi e difetti del primo. Tamara indossa costumi bellissimi, si trucca con chili di mascara agli occhi e rossetto sanguigno ed è più pantera che mai. Quanto alla bionda Stella Strevens, è un'antagonista perfetta, la sua Dragon Lady è pure superiore alla Mommy di Shelley Winters. Segnalo,infine, Norman Fell, noto per la sit-com "TRE CUORI IN AFFITTO", dove interpreta il padrone di casa Stanley Roper, che, strano a dirsi, pure qui si chiama Stanley e ricopre il ruolo brillante di un John Bosley ante-litteram della serie tv "CHARLIE'S ANGELS". Esotico, sensuale e marziale.
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