Regia di David Gordon Green vedi scheda film
Terzo attesissimo e pasticciato capitolo finale (?) della saga di Michael Myers. A parte lo scontro definitivo tra Laurie e Michael di cui non rivelo nulla perché vale il prezzo del biglietto e soprattutto è davvero molto bello, il film è eccessivamente lungo e deludente. Gordon Green cerca di sviluppare “qualcosa di metafisico e sociologico”: non saprei come altro definire questa visione di virus/germe del male che si spande per la città e cambia forma: - la storia e il trauma di Corey che si “mangiano” gran parte del film e che non interessa a nessuno (o almeno a me per nulla); - la storia d’amore tra teen-ager asociali o in ogni caso rigettati in qualche maniera dalla società è onestamente abbastanza fuori tema e di ben poco interesse e rendono Michael quasi una comparsa e Laurie una nonna da “analista” (volendo una involontaria evoluzione della nonna di Jen di Dawson’s Creek). Premesso che il film di Carpenter originale rimane inarrivabile, il reboot della nuova trilogia era un buon film, il secondo capitolo un ottimo slasher, questo terzo capitolo a parte il fantastico finale non si capisce assolutamente dove vada a parare. Jamie Lee Curtis è semplicemente eccezionale e Will Patton è sempre bravo. Un piacere vederli insieme. Voto: 6.
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