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Duello a Berlino. Versione integrale

Regia di Michael Powell, Emeric Pressburger vedi scheda film

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La recensione su Duello a Berlino. Versione integrale

di lucarocks
8 stelle

Primo film della coppia delle meraviglie Powell-Pressburger realizzato attraverso The Archers, la loro stessa casa di produzione, Duello a Berlino è anche il loro primo film girato in technicolor, che, come nelle successive produzioni, è smagliante e meraviglioso. Inoltre, compare nei titoli di testa, per la prima volta e in maniera straordinaria per l'epoca, la dicitura "scritto, prodotto e diretto da...".
 Si narra dell'intero arco esistenziale dell'ufficiale britannico Clive Candy, un molto bravo Livesey, dalla Guerra boera alla Prima guerra mondiale fino ad arrivare alla Seconda. Giunto nel 1902 a Berlino per difendere l'onore dell'esercito inglese dalle accuse tedesche, Candy finirà per scontrarsi in duello con un ufficiale del posto, Theo, a cui sarà legato per tutta la vita da un'amicizia imperitura, che vince distanze e guerre. A lui Candy concede anche la donna di cui solo successivamente si scopre innamorato e che in un certo senso ricercherà per tutta la vita. Ormai in piena guerra con i nazisti, durante una esercitazione dell'Home Guard, il protagonista, ormai vecchio, viene fatto "prigioniero" dai suoi stessi uomini.
Come indica il titolo originale (The Life and Death of Colonel Blimp), il film trae spunto dalle strisce satiriche e antimilitariste di David Low, per distanziarsene in una riflessione su temi importanti quali la guerra e come questa cambi e si evolva nel tempo; il tempo che passa e l'uomo che invecchia; il rapporto tra le generazioni; l'amore e come questo segni la vita umana. Insomma, Duello a Berlino, salutato dal critico Dave Kehr «as very possibly the finest film ever made in Britain», benché sia leggermente inferiore ai capolavori della coppia di cineasti inglesi (Scala al paradiso, Scarpette rosse), si presenta come un grande film in tutti i sensi; per lunghezza (ben 163 minuti che forse potevano essere accorciati), complessità e ambizioni. 
La vita di Candy viene narrata in flashback dopo che questi, all'inizio del film, è fatto prigioniero nel bagno turco dove si trova da uno spavaldo e giovane ufficiale che ha cominciato prima l'esercitazione benché l'ordine dicesse che «wars starts at midnight». I due, venuti alle mani, finiscono in acqua, dalla quale, riavvoltosi il tempo, riesce un Candy giovane e in piena forma. Dall'inizio, quindi, vengono a galla alcuni dei temi che ricorreranno per tutta la durata del film. Innanzitutto, c'è disparità incolmabile tra la visione della guerra, arcaica e ottocentesca, di Candy, che la ritiene ancora una prova da gentlemen basata su mezzi onesti, e quella caratteristica dei tempi nuovi del giovane ufficiale, che viene meno agli ordini e con l'inganno "cattura" il suo superiore perché così ormai funziona (vedi Pearl Harbor), e del nazismo, la più grande minaccia mai affrontata dall'umanità secondo Theo ormai espatriato, che non esita a macchiarsi dei più grandi orrori e contro cui forse non è così disonorevole abbassarsi agli stessi mezzi. 
Portatore di una visione ormai superata e anacronistica, Candy può essere insultato da quel giovane soldato presuntuso, portando all'attenzione un altro tema centrale, quello dell'uomo divenuto vecchio che cerca ancora un posto di utilità nel mondo, ma viene rigettato e deriso dalle nuove generazioni. Al giovane che lo insulta Candy risponde: «You laugh at my belly but you don't know how I got it! You laugh at my mustache but you don't know why I grew it!», ricordandogli che diventerà vecchio, come lui è stato giovane. Alla fine, però, Candy, davanti alla sua casa bombardata, lo perdonerà, perché, appunto, anche lui era così una volta, capendo che, dopo tutto, non è cambiato affatto e che la sua vita può avere ancora un senso.
La tematica amorosa è legata, invece, alla giovane bella e brava Deborah Kerr, scelta da Powell che pensava che «she would be a star one day», che interpreta ben tre ruoli diversi: l'amica a Berlino che diviene la moglie di Theo ma a cui Candy rimmarrà legato nel ricordo tutta la vita ricercando le sue fattezze in altre donne; la crocerossina vista in un convento in Francia durante la guerra che diviene la moglie di Candy e la giovane autista di lui da vecchio.
Numerose le scene imperdibili, a cominciare, ovviamente, dal duello che, appena iniziato, viene abbandonata dalla macchina da presa che si allontana al di fuori del ginnasio, sotto la neve di Berlino, nella carrozza dove la Kerr aspetta trepidante, dando luogo ad una delle più belle ellissi della storia del cinema; o dal monologo struggente di Theo davanti a chi deve giudicare della sua possibilità di espatrio in Inghilterra.
Un gran bel film, a cui è innegabile il pollice su, assolutamente da vedere, benché alla sua uscita non fosse capito tanto da attirare l'ira di Churchill che, in tempo di guerra, non gradiva un film ritenuto lesivo della dignità inglese in cui si ritaeva un'amicizia tra un inglese e un tedesco, un'amicizia vera che nulla può abbattare. Negli USA il film fu tagliato di 40 minuti e disposto in ordine cronologico e soltanto nel 1983 è stata ripresentata la versione originale.

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