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Povere creature!

Regia di Yorgos Lanthimos vedi scheda film

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La recensione su Povere creature!

di tobanis
8 stelle

Deve piacere il regista e il genere, non lo direi un film per tutti, ma è un gran bel film.

Avendo già visto vari lavori del regista Lanthimos, ne ho riconosciuto qua quella che quelli bravi dicono la sua cifra stilistica. Cioè in definitiva le caratteristiche comuni a molti suoi film (tutti, via): stranezze, personaggi strani, personaggi sinceri, ma con una sincerità spesso fuori posto, inopportuna; un generale nitore nelle scene, molto gradevole, così come spesso ci sono elementi disturbanti, antipatici, che causano rabbia e insofferenza; film spesso pieni di bellezza, attori e attrici belli; situazioni surreali che nessun personaggio del film giudica tali, e così via. Insomma, spesso sono film facilmente riconoscibili, spesso sono oggetti su cui si possono applicare molti piani di lettura. E spesso c’è tanto sesso. Vabbè, tutto questo pistolotto per dire che anche questo film è palesemente un prodotto di Lanthimos e del suo (forse) genio, anche se il soggetto è tratto da un romanzo altrui e la sceneggiatura non è farina del suo sacco. Il film parla di una ragazza (morta) ma riportata in vita grazie a un trapianto di cervello; non aggiungo altro, se non che si seguirà il suo processo di crescita e maturazione. Film che va visto; è anche molto audace, va detto, c’è tanto sesso, e mette in definitiva tanta carne al fuoco: gli argomenti trattati sono parecchi, ma il tutto con molto equilibrio. Ha un gran ritmo, si segue facilmente e volentieri; c’è pure una sorprendente musica dissonante. Io sono per un 8, anche per un 8,5. La Emma Stone è bravissima e molto disponibile, e tutto il cast è azzeccato e all’altezza. In Italia è stato sorprendentemente al primo posto per gli incassi settimanali, anche se poi una certa parte del pubblico, forse non quella con maggiore apertura mentale, ha lasciato il cinema a metà film, o anche prima, vinta dalla scabrosità di certe scene, che a loro saranno sembrate inaccettabili. Il film ha vinto l’ultima edizione del Festival di Venezia; è stato poi il grande avversario di Oppenheimer, agli Oscar, dove aveva ben 11 nomination, vincendo alla fine per la migliore attrice (la Stone), la migliore scenografia, per i costumi e per il trucco. Buoni incassi in tutto il mondo, ottimi per un film che in sostanza è d’essai.

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