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Povere creature!

Regia di Yorgos Lanthimos vedi scheda film

Commenti brevi
  • Ha grandi ambizioni e le immagini -curatissime- vogliono essere Grande Cinema, ma la trama -misera- di un Frankstein al femminile che filosofeggia tra scene pseudo erotiche rende l'eccellente messa in scena inutile e fine a se stessa. Pretenzioso. Voto: 5

    commento di GARIBALDI1975
  • Deve piacere il regista e il genere, non lo direi un film per tutti, ma è un gran bel film.

    leggi la recensione completa di tobanis
  • "Incidi sempre con compassione."

    leggi la recensione completa di mck
  • anche questo “Povere creature” risulta alquanto strambo se non ci si lascia sedurre dagli sfondi pastello e le scenografie alla “Willy Wonka” o la mera fantasia “nera” del sempre eccezionale W.Dafoe; come accadde per il pariteticamente assurdo “La forma dell’acqua” dove, anche li, le differenze, tutti i tipi di differenze, erano messe alla berlina

    leggi la recensione completa di Utente rimosso (mckvis)
  • La regia visivamente opulenta, arzigogolata, sfacciata e citazionista di Lanthimos infioretta un racconto di emancipazione, rinascita, scoperta del piacere e della conoscenza che ha per protagonista una conturbante donna dal cervello di bambina, tanto priva di malizia e pudore, quanto precoce nell'apprendere il valore della libertà di scelta.

    commento di Fanny Sally
  • Film spettacolare, ma eccessivo in tutto, a scapito della perdita di senso.

    commento di Gattomammone
  • L'interpretazione più irriverente di Emma Stone: si cala nei panni di una creatura alla Frankenstein che uno scienziato dalla faccia sfigurata (Willem Dafoe) riporta in vita impiantando, nel corpo di una donna suicida, il cervello del di lei bambino. Film girato come se fosse un mix fra Tim Burton, Ken Russell, Terry Gilliam e Stanley Kubrick.

    leggi la recensione completa di Marco Poggi
  • Boh!!! Per me incomprensibile.

    commento di iro
  • Poveri spettatori!

    commento di GabryLed
  • Magnifica interpretazione di Emma Stone la sua Belle Baxter mostruosamente proibita ed affascinante nel più bel film di Yorgos Lanthimos.

    leggi la recensione completa di claudio1959
  • Barocco, eccessivo, contemplativo, femminile e proto femminista, geniale, decolorato/colorato; ma anche astuto, autoreferenziale,fastidiosamente saccente, post punk. Chi più di Lanthimos sa essere oggi tutto questo nel bene e nel male?

    commento di uomo di pezza
  • Magnifica interpretazione di Emma Stone, sul film poco da dire....TROPPO di tutto

    commento di ripley2001
  • Bizzarro ed eccentrico, ma si lascia piacevolmente guardare.

    commento di gruvieraz
  • Non un Leone d'oro ma tre Leoni d'oro..tanto vale questo film geniale,fiabesco,vittoriano e senza nessun pudore con una Stone da Oscar (che ha vinto !!! ) e un Dafoe manipolatore di laboratorio.Capolavoro.

    commento di ezio
  • Se in un lontano lontano futuro un alieno recuperasse una sua copia malandata priva di titoli, lo classificherebbe come un film di Tim Burton.

    leggi la recensione completa di kubritch
  • La parte umana del mostro che combatte contro il lato mostruoso degli umani. Funziona sempre e funziona anche in questa nuova forma. Tutto già visto, ma la combinazione è nuova. Tutto pregevole. Emma Stone superlativa, ti lascia a bocca aperta...

    commento di albicla
  • Film visivamente strepitoso, per il resto una eccentrica favola fantasy/horror, piuttosto comica ma a tratti anche noiosa ( però con un balletto fantastico): una sorta di bel mostro Frankensteiniano femmina alla ricerca del piacere soprattutto quello sessuale...se poi emancipazione femminile vuol dire "lavorare" in un bordello....mi sembra strano!

    leggi la recensione completa di giulmar
  • Una commedia gotica d'amore a tinte horror con un innesto di grottesco. La regia cuce egregiamente pezzi di generi diversi per donare alle "povere creature" l'emancipazione, in una commedia dall'aspetto meraviglioso.

    leggi la recensione completa di Guidobaldo Maria Riccardelli
  • Y. Lanthimos si conferma un regista fuffa, buono per chi non ha mai visto i grandi capolavori del passato. Malgrado Bosch e la sublime Emma Stone, "Povere Creature!" è solo una versione arty di "Splash - una Sirena a Manhattan"

    commento di r.237
  • Ottime le scenografie, strepitosi i colori, i costumi, certe inquadrature deformate col grandangolare. Notevoli le interpretazioni. Purtroppo l’idea di base è deludente: l’emancipazione della protagonista tramite sesso, bordelli e gin più una spruzzata di filosofia spicciola supera ogni ragionevole empatia. Schemi narrativi un tantino ripetitivi.

    commento di Estonia
  • Semplicemente imperdibile con anche un’estetica pazzesca

    leggi la recensione completa di siro17
  • Lanthimos realizza il mito del regista: Frankenstein. Se però la storia regge, ciò che crolla è il racconto visivo allestito dal cineasta greco, soffocato da scenografie ingombranti, grandangoli (e perché la visione dal buco della serratura?) e formati diversi. Troppe, infine, le citazioni e gli omaggi per farne davvero un grande film.

    commento di maurri 63
  • Vantare l'emancipazione o la rinascita di una donna, collocandole in testa il cervello di un feto di 5 cm o è follia o è presa per il culo.

    leggi la recensione completa di gaiart
  • Un apologo femminista brillante e quasi brechtiano in cui, finalmente, il mondo è mostrato dallo sguardo di una donna-soggetto e non più oggetto. Un elogio del potere deflagrante del desiderio femminile in grado di squassare ogni tabù sulla femminilità. Con qualche furbesca strizzatina d'occhio al femminismo più radicale ed estremista.

    leggi la recensione completa di maldoror
  • La favoletta di Lanthimos prenderà l’Oscar.

    leggi la recensione completa di elche99
  • Il femminile che disturba tra furiosi sobbalzi in giro per l'Europa per una donna che rigenera ma non genera.

    leggi la recensione completa di tafo
  • L'umana più umana dell'umano stesso.

    leggi la recensione completa di imperiormax89
  • La libertà delle donne, intellettualmente e sessualmente, è il tema principale di questo racconto rovesciato di Frankenstein, che sonda con ironia la sessualità e il femminismo nelle forme più pure. Dietro il fascino figurativo, una satira surreale sull’immaturità dello sguardo maschile e del modo in cui brama il controllo sulle donne. Voto: 7.75

    commento di Antonio_Montefalcone
  • Come sempre disturbante (Lanthimos), questa volta anche un po' ironico e divertente... e come sempre grande storia, fotografia e attori. Bello!

    commento di LordClam