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Rumore bianco

Regia di Noah Baumbach vedi scheda film

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La recensione su Rumore bianco

di 79DetectiveNoir
5 stelle

Il film che ha aperto Venezia. Baumbach, di solito, è bravo. Qui CANNES, no, canna completamente, anzi, non interamente ma il film è dimenticabile assai presto. Driver, cmq, sa il suo ADAM(o).

locandina

Rumore bianco (2022): locandina

Adam Driver, Greta Gerwig, May Nivola, Sam Nivola, Raffey Cassidy

Rumore bianco (2022): Adam Driver, Greta Gerwig, May Nivola, Sam Nivola, Raffey Cassidy

Adam Driver, Greta Gerwig

Rumore bianco (2022): Adam Driver, Greta Gerwig

Don Cheadle, Adam Driver

Rumore bianco (2022): Don Cheadle, Adam Driver

 

Ebbene, direttamente dalla 79.a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, recensiamo il suo film d’apertura, ovvero White Noise di Noah Baumbach, presentato in anteprima mondiale nella giornata del 1° Settembre. White Noise uscirà su Netflix soltanto il prossimo 30 dicembre e da noi sarà intitolato Rumore bianco dopo una piccola distribuzione in sala.

Tratto dall’omonimo romanzo di Don DeLillo, alquanto celebre per i suoi estimatori, White Noise - Rumore bianco n’è un revisionato, aggiornato e libero adattamento, sceneggiato, oltre che naturalmente, come sopra specificato, dallo stesso Baumbach. Il quale, dopo The Meyerowitz Stories e Storia di un matrimonio, ritrova il suo attore preferito, ovvero l’oramai sempre più in ascesa inarrestabile e meritata Adam Driver. Che qui, peraltro, sfodera una performance eccellente che, forse, vale più del film stesso. In quanto, come esplicheremo e brevemente disamineremo nelle righe a seguire, White Noise, nella sua lunga durata di due ore e sedici minuti, risulta sovente poco convincente, malgrado le ottime premesse di partenza e due tre scene che, va ammesso, son qualitativamente notevoli.

Estraendone letteralmente la concisa sinossi da IMDb, eccone le trama in essa riportata:

I tentativi di una famiglia americana contemporanea di affrontare i conflitti mondani della vita quotidiana mentre è alle prese con i misteri universali dell’amore, della morte e della possibilità di felicità in un mondo incerto.

Il pater familias, se così possiamo simpaticamente battezzarlo, è il colto e un po’ arcigno professore universitario Jack Gladney, sposato da anni con l’infelice e caratterialmente burrascosa, forse solamente depressa cronica eppur amorevole, umorale Babbette (Greta Gerwig). Da tempo immemorabile, Jack è nemico-amico intimo del collega Murray (Don Cheadle). Entrambi, infatti, in gare dialettiche d’alta scuola professorale, con cattedratica superbia e leggermente patetica protervia, peraltro sterile e superflua, agguerritamente si contendono lo scettro di miglior insegnante del luogo. Spesso incorrendo in diatribe penose e imbarazzanti per entrambi, soprattutto per i loro giovani studenti imberbi.

L’apparente e omeostatica, grigia vita quotidiana di Jack, però, di punto in bianco, viene sconvolta dalla fulminea apparizione d’una strana, non ben identificata nuvola rosa che galleggia in cielo e obbliga la sua famiglia a un bislacco esodo non privo di curiose sorprese rocambolesche.

Driver è bravissimo e più volte, durante il film, abbondantemente si supera, regalandoci per di più un monologo da brividi e da sperticati applausi a scena aperta, la colonna sonora di Danny Elfman è pertinente e contrappunta la narrazione con musicalità briose ed è ottima la fotografia di Lol Crawley che cambia registri cromatici con indubbia eleganza visiva molto fascinosa.

White Noise - Rumore bianco, però, affastella troppi temi in un caravanserraglio confusionario di molteplici idee singolarmente assai interessanti ma mai davvero coese e congegnate in una struttura filmica veramente memorabile. Cosicché tutto rimane in superficie, incerto su quale strada imboccare, se quella della pochade satirica e della distopica commedia scanzonata oppure del drammatico film impegnato con rimandi alla fantascienza, anzi, all’attualità. Infatti, non poco allusivamente, White Noise diventa un graffiante film sul Covid, solo però a tratti, a cui non giova affatto un forzato finale retorico e dolciastro che tremendamente stona coi tetri e al contempo feroci toni cinici e graffianti del resto della pellicola.

Dunque, più che un pastiche d’impatto, diviene un pasticcio bello e buono nella sua accezione peggiore, risultando, a conti fatti, un film tanto innocuo quanto velleitario e forse persino inutile e sciocco, oltre che mediocre.

 

di Stefano Falotico

 

Adam Driver

Rumore bianco (2022): Adam Driver

Greta Gerwig

Rumore bianco (2022): Greta Gerwig

Adam Driver, Greta Gerwig, Raffey Cassidy, May Nivola

Rumore bianco (2022): Adam Driver, Greta Gerwig, Raffey Cassidy, May Nivola

 

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