Trama
Un anno nella vita di Jack Gladney (Adam Driver) un professore di storia che si è fatto un nome per i suoi studi su Hitler e vive in una numerosa famiglia estesa. Un evento esterno - la fuoriuscita di un agente tossico da una fabbrica - provocherà in lui e nella moglie una serie di comportamenti irrazionali.
Approfondimento
Note
Baumbach porta sullo schermo l'omonimo romanzo di Don DeLillo, autore bandiera del postmodernismo americano in letteratura che proprio grazie a Rumore bianco (questo il titolo del romanzo in italiano) trovò la sua consacrazione. Il testo originale contiene tanto una riflessione sulla paura della morte nella società contemporanea quanto sull'ossessione per le cure mediche.
Il film è prodotto da Netflix.
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Commenti (9) vedi tutti
Film un po’ fuori dai soliti schemi, con la voglia di osare ma che non sempre fa centro. Riflessione sulla vita (e sulla morte) con toni leggeri e situazioni paradossali.
leggi la recensione completa di FabelmanUn celebrato romanzo di Don DeLillo apre a Noah Baumbach la via per uscire dalla propria consuetudine di dramedy pseudo-alleniana per sperimentare liberamente con il cinema di genere.
leggi la recensione completa di IlGranCinematografoNonostante il tema della morte sia onnipresente, il film è tutto fuorché deprimente ed anzi mescola con disinvoltura quasi spericolata, ma sempre gradevole, la satira feroce, la commedia, i toni drammatici ed il thriller.
leggi la recensione completa di darkglobeNot Dark Yet. (Un Forte Rumore di Niente.)
leggi la recensione completa di mckMortalmente noioso. Da evitare assolutamente a meno che non vogliate farvi del male.
commento di mimimomiTrasposizione mal riuscita del capolavoro di DeLillo
leggi la recensione completa di siro17Noah Baumbach porta su schermo "Rumore bianco" di Don DeLillo, uno dei capolavori del postmodernismo letterario, intriso di una sottotraccia pessimistica per i (dis)valori del mondo contemporaneo. Il film è certamente godibile, ma non riesce a restituire appieno la sindrome da accerchiamento "consumistico" del libro. E forse era anche impossibile.
commento di Peppe Comune135 minuti di pensieri filosofici, catastrofi e guai familiari con un strepitoso Driver.
commento di gruvierazIl film che ha aperto Venezia. Baumbach, di solito, è bravo. Qui CANNES, no, canna completamente, anzi, non interamente ma il film è dimenticabile assai presto. Driver, cmq, sa il suo ADAM(o).
leggi la recensione completa di 79DetectiveNoir