Regia di James Wan vedi scheda film
Molto tempo è passato da quanto Arthur Curry è divenuto re di Atlantide. Nel frattempo ha sposato Mera ed ha avuto un figlio, Junior; affianca ai doveri "regali", l'attività di supereroe - grazie a lui, i mari sono luoghi più sicuri - e le incombenze coniugali e paterne. La routine è interrotta dal ritorno di David Kane, alias Black Manta, intenzionato a vendicare la morte del padre Jesse avvenuta in precedenza ad opera di Arthur. Grazie al lavoro dello scienziato Stephen Shin, il quale lo aiuta in buona fede, David Kane si impossessa di un manufatto ... Il quale rapidamente fa altrettanto. L'oggetto è un tridente forgiato da Kordax, maligno sovrano del regno atlantideo di Necrus, i cui abitanti sono stati trasformati in mostri ed infestano le rovine della città; lo spirito dello stesso re è infuso nell'arma, per mezzo della quale David è dominato e mosso sia a combattere Arthur ed i suoi alleati, sia a liberare il corpo del demonìaco sovrano, prigioniero nel ghiaccio che avvolge il suo trono nelle rovine di Necrus, in Antartide. Arthur, per prima cosa, ricuce i rapporti con il fratello Orm, dopo averlo liberato dalla prigione nella quale era stato relegato; insieme cercano informazioni sulla localizzazione di Black Manta, il quale si è impossessato di una gran quantità di oricalco, un materiale che, se bruciato, libera una gran quantità di agenti inquinanti. I temi dell'ecologica e del riscaldamento globale sono ricorrenti in questo secondo film dedicato al sovrano atlantidèo, diretto da James Wan ed interpretato da Jason Momoa. Il sequel è contraddistinto da toni molto leggeri, a tratti da commedia; l'intreccio non è complesso, la storia si evolve seguendo schemi piuttosto comuni. Aquaman, acquisita consapevolezza del pericolo, si procura, per prima cosa, un valido supporto. E' il fratellastro Orm Marius (Patrick Wilson), il quale marcisce in una prigione custodita da esseri mostruosi, in un deserto a poca distanza dal mare. Mentre tra i due fratelli inizia un lento processo di conciliazione, Orm, dall'indole tranquilla e riflessiva, inizialmente anche ombrosa, fa del suo meglio per trovare informazioni circa la posizione di Black Manta. L'azione si sposta presso il covo dell'avversario di Arthur, con i quali i protagonisti ingaggiano un lungo e serrato confronto, che avrà prevedibile conclusione. Kordax perde ogni possibilità di tornare nel nostro mondo; David Kane, rifiutata un'ultima offerta di salvezza, sparisce, forse per sempre, forse fino ad un eventuale terzo episodio della serie; nella famiglia di Arthur torna l'armonia e, infine, Atlantide si rivela ai popoli terrestri, con l'intento di poter dare un contributo fondamentale per impedire la catastrofe climatica. Passabile è l'interpretazione per Jason Momoa nel ruolo un po' stereotipato di Arthur, duro con i nemici, tenero con i familiari; in grado di saper fare le scelte giuste. Ho trovato più interessante il personaggio di Orm, mentre non riservano sorprese ne' Black Manta (Yahya Abdul-Mateen II) nè Stephen Shin (Randall Park), un uomo che, accecato dall'amore per la conoscenza, non esita a favorire il malvagio di turno, salvo maturare successivamente la consapevolezza delle poprie azioni e porre, di conseguenza, riparo. Sono presenti, in ruoli minori, Dolph Lundgren e Nicole Kidman. L'elemento più interessante del racconto è costituito dalla computer-grafica, massicciamente utilizzata per effetti speciali, esplosivi accostamenti cromatici, vera e propria costruzione di ambienti. Gran parte del film è costituito da sequenze di azione; rimane comunque spazio per veicolare messaggi positivi, quali l'invito alla conciliazione ed alla solidarietà familiare e, ripetuto più volte, il richiamo al fenomeno del cambiamento climatico. "Aquaman E Il Regno Perduto" è un sequel leggero e fracassone. Purtroppo, la trama non offre sorprese; tutto è prevedibile dall'inizio alla fine, pertanto la tensione è molto bassa. Le due ore di durata scorrono rapidamente, tra ambientazioni da favola, creature fantastiche, battute e schermaglie tra i personaggi; ma, altrettanto rapidamente, il film si dimentica, essendo privo di contenuti di rilievo o comunque trattati con incisività. Puro intrattenimento, per lo più visivo.
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