Regia di Kathryn Bigelow vedi scheda film
Nel 1873, nell'isola di Smuttynose, a largo della costa del New Hampshire, due donne vengono uccise a colpi d'ascia. Un uomo (Hinds) che viveva nella loro casa viene incolpato del delitto. Oltre un secolo più tardi - ai giorni nostri - la giornalista Jean Nichols (McCormack) si reca sul posto in compagnia del marito (Penn), del cognato (Lucas) e della moglie di quest'ultimo (Hurley) in barca a vela con lo scopo di raccogliere indizi a discolpa dell'impiccato. In una progressiva abreazione, per Jean riaffiorano antiche verità sepolte che riguardano il rapporto tra suo marito - poeta di larga fama - e la moglie del cognato. Quella che sembrava essere una specie di vacanza avventurosa si conclude in tragedia.
Pur bravissima nel creare un'atmosfera morbosa, la Bigelow adotta una cifra narrativa contorta, nella quale il racconto procede parallelamente tra il presente e il passato, con flashback nei flashforward e con un montaggio intricatissimo. Risucchiato nel vortice delle troppe ellissi, lo spettatore accampa aspettative sul finale che verranno puntualmente disattese. Così, il film si risolve come una gigantesca cornice senza il quadro, il un eccesso di irritante albagia intellettualoide. La Cartlidge morì assurdamente di setticemia un anno dopo, nel settembre 2002.
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