Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Immanence

di undying

5 stelle

Triangolo delle Bermuda, meteoriti come fonte di indecifrabili segnali e anomalie spazio temporali alla base di un horror cattolico che, dal secondo tempo in poi, diventa quasi inseguibile.

Un gruppo di radioastronomi, all'opera per conto del SETI (Search for Extra-Terrestrial Intelligence), scopre un misterioso segnale - registrato dopo il passaggio di un meteorite - nelle profondità del Triangolo delle Bermuda, che potrebbe forse rappresentare un tentativo di contatto da parte di una civiltà aliena. Raggiunta in nave la posizione in cui sembra avere origine il messaggio, i ricercatori sono testimoni di fenomeni apparentemente inspiegabili: l'acqua, immobile, assume la configurazione di un gigantesco specchio; vengono rinvenuti pesci morti, come fossero stati esposti a una fonte di calore estrema; misteriosi black out mandano in tilt gli apparecchi elettrici; recuperano un maiale vivo (!) dalle profondità marine; notano l'improvvisa comparsa di una nave deserta. La squadra si convince che qualcuno sta cercando di comunicare con loro. Il pilota della nave - Jonah (Michael Beach) - fanatico religioso, suggerisce che i fenomeni possano essere di origine divina, ipotesi che gli altri scienziati rifiutano immediatamente. Presto le comunicazioni cambiano tenore, passando dall'incomprensibile al terrificante.

"La ricerca di Dio non è altro che una porta aperta per il Diavolo."

(Naomi)

Immanence: scena

L'astronauta americano Mike Hopkins non ha fatto mistero di essere un fervente cattolico praticante: in occasione di una missione, ha inserito nel suo bagaglio spaziale sei ostie consacrate (divise in quattro ciascuna), per poter effettuare la comunione una volta a settimana. A bordo della Stazione, si è quindi posizionato in una cappella spaziale, un atrio a vetrate detto la Cupola. Luogo ideale per leggere la Bibbia, lassù nell'alto dei cieli, un pizzico più in prossimità di Dio. Che i più certi della realtà descritta nelle sacre scritture tentino in ogni modo di convertire i miscredenti non deve sorprendere. E nemmeno deve sorprendere che qualcuno di loro abbia più volte cercato di indottrinare gli appassionati... di cinema horror. Lo scrittore Frank E. Peretti, ad esempio, ha dato alle stampe nove thriller divenuti veri e propri best-sellers in patria: tutti includono un messaggio cristiano e buona parte di questi romanzi in diverse occasioni ha ispirato registi di formazione cattolica. Rafal Zielinski e Robby Henson hanno realizzato almeno una manciata di horror tratti dagli scritti di Peretti, dei quali uno è arrivato anche in Italia direttamente in home video (Hangman's curse, 2003). Ora, dal dizionario Oxford Languages, sveliamo il significato del termine "immanenza": "La situazione di una realtà in quanto intimamente legata a un'altra, di cui per lo più costituisce le premesse e le garanzie di sviluppo e di affermazione; opposto di trascendenza."

Perché questa lunga e, apparentemente, insensata premessa? Kerry Bellessa rientra tra le fila di questa corrente pseudo horror che, per così dire, sponsorizza la religione cattolica. Immanence inizia molto bene, riuscendo per oltre mezz'ora a sorprendere con una storia fantascientifica orientata chiaramente verso l'ipotesi extraterrestre. Proseguendo iniziano a comparire riferimenti e citazioni esplicite alla Bibbia (il nome stesso di Jonah, convinto che dietro il mistero si celino demoni che sottoforma di maiale si sarebbero gettati nel mare), mentre la teoria ventilata inizialmente nel film - sull'origine del segnale misterioso ad opera di HEB (entità aliene extraterrestri) - cede presto posto alla presenza del diavolo. Nel rispetto del titolo, tale presenza è strettamente legata (immanente) all'esistenza di Dio. Ecco quindi entrare in scena il Diavolo, in carne e ossa, reale, in forma umana, per uccidere un paio di ricercatori. Questa seconda lunga parte di Immanence è quella che traghetta nel ridicolo il film, essendo anche girata molto male. La recitazione del bravo Michael Beach non è sufficiente a garantire l'equilibrio di un'opera troppo sbilanciata in direzione di parabola liturgica. Un film poco riuscito anche sul piano fotografico, per via di una pessima cinematografia che rende estremamente oscure le immagini. Non sorprende che qualcuno porti avanti il credo religioso anche riversando le proprie idee sottoforma di film, sorprende invece che lo faccia male e insistentemente pur contro il riscontro negativo del pubblico. Kerry Bellessa infatti è alla seconda regia avendo nel 2012 diretto Amber alert, un film unanimamente massacrato dagli utenti dell'imdb. Nel totale disprezzo delle opinioni (e contro gli accertati flop commerciali) attualmente è all'opera sul remake di Amber alert.

Immanence: scena

La nebulosa Elica, detta anche l'Occhio di Dio

Curiosità

Nel film compaiono non a caso affascinanti rappresentazioni della nebulosa Elica (detta anche l'Occhio di Dio), posizionata nella costellazione dell'Aquario a 650 anni luce dalla Terra. Si tratta di immagini NASA, accreditate nei titoli di coda.