Regia di J.J. Perry vedi scheda film
Day Shift - A caccia di vampiri é indubbiamente una commedia d’azione con sfumature horror-demenziali che forse (!?) non annoia ma che sicuramente (!!) non entusiasma, privo di qualsiasi pretesa o di una qualche originalità e che punta invece esclusivamente a un impegno il più spensierato e leggero possibile, adatto quindi a una tranquilla e afosa serata estiva.
Non un horror quindi ma una commedia divertente e leggera pur se con molteplici scene splatter e di estrema violenza non propriamente adatta (forse) a un pubblico di giovanissimi.
Quello che si percepisce é soprattutto una certa “familiarità” e di “già visto” che ci trasporta direttamente nel vivo del vibe degli anni’90 e a serie Tv dell’epoca come Walker Texas Ranger e Buffy l’ammazza vampiri.
Non a caso il regista J.J. Perry era uno degli stuntman della serie di Josh Weadon con protagonista Sarah Michelle Geller ma, nella sua lunga carriera anche come coordinatore degli stunt, ha lavorato anche a pellicole come Mortal Combat, Blade, John Wick, Skyscraper e Fast & Furious, ed é in linea con la natura di un progetto (da 100 milioni di dollari) acquisito da Netflix e ad opera della 97Eleven Enternainment e Impossible Dream Enternainment che ne hanno affidato la sceneggiatura a Shay Hatten, già produttore e sceneggiatore di John Wick - Parabellum e dell’Army of the Dead di Zack Snyder sempre per Netflix, coadiuvato dall’esordiente Tyler Tice.
Day Shift cerca in tutti i modi di connettersi a una certa cinematografia horror di serie B (o anche C) che soprattutto negli anni’90 ha contribuito a cercare di smitizzare, eliminandone epicità e integrità, il tema del vampiro (poi ci ha pensato Twligh ha dargli il definitivo colpo di grazia), connettendolo anche al genere action attraverso pellicole come Blade di Norrighton (e Del Toro) ma anche Vampires di Carpenter e il suo seguito Il Cacciatore delle Tenebre di Tommy Lee Wallace, o ancora Dal Tramonto all’alba di Rodriguez (e Tarantino), le cui atmosfere sono quelle che hanno maggiormente influenzato questo film.
Allo stesso modo in Day Shift il fulcro della pellicola sono proprio le sequenze di combattimento, coreograficamente ben strutturate e realizzate, (anche innovative, per certi versi) ma alla componente tecnica comunque buona si contrappone però uno script che per ricerca stilistica e narrativa sembra voler rimarcare continuamente il fatto di non volersi assolutamente prendere sul serio, ricco com’é di stereotipi e macchiette o di situazioni che tendono ad abbracciare una dimensione molto ibrida (tra commedia, horror, action e buddy movie) ma che non giustificano affatto una durata di quasi due ore.
A corredo di tutto un cast che presenta diversi volti noti a partire proprio dal protagonista Jamie Foxx, anche produttore e che cerca faticosamente di tornare in auge riciclandosi come attore action, accompagnato da un ironico (!) Dave Franco nel ruolo della spalla comica, la cattiva Karla Souza e poi anche Meagan Good, Snoop Dog, Natasha Liu Bordizzo, Scott Adkins, Steve Howey, Eric Lange e Peter Stormare.
In definitiva una pellicola ben poco originale e che non potendo fare troppo affidamento sulla sua componente horror punto tutte le sue carte sulla commedia e nell’ironia di personaggi e situazioni che, amalgamate con scene splatter a volte fin troppo forzate, tendono alla ricerca di svariati momenti di leggerezza e divertimento ma con ben poca coerenza.
VOTO: 4,5
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