Regia di Edward Berger vedi scheda film
PRODUZIONE NETFLIX, MAI USCITO AL CINEMA
VISTO SU NETFLIX IL 29 OTTOBRE 2022
Partire per la guerra come per una gita scolastica, cantando patriottici e ridendo d’orgoglio. Avvicinarsi al fronte occidentale, la pianura della Champagne, linea quasi immobile dall’inizio del secondo conflitto mondiale (28 luglio 1914), con l’entusiasmo della gioventù incosciente e disinformata. Perché la Germania nasconde la verità ai propri cittadini, veste i nuovi condannati alla mattanza con gli indumenti dei connazionali appena macellati dall’artiglieria francese. Le divise sono raccolte dal fango misto a carne e sangue, lavate, accatastate e spedite in sartorie industriali perché siano rammendate, ricucite, rimesse a nuovo. Capita spesso che una recluta ritiri il proprio vestiario e all’interno della giacca veda la targhetta col nome del soldato che l’aveva indossata prima di lui. “La taglia era sbagliata e l’ha riconsegnata”, giustifica il militare incaricato della vestizione.
Succede anche a Paul Bäumer – nella parte il ventisettenne austriaco attore di teatro Felix Kammerer, al suo primo impegno cinematografico di così alto livello – che pur di fare il proprio dovere nell’esercito tedesco dell’imperatore Guglielmo II, falsifica la firma del padre che autorizza l’arruolamento volontario nel 1917 - a un anno dall’armistizio che sancì la sconfitta dei tedeschi e dei loro alleati - e parte entusiasta con alcuni compagni di scuola. Le facce scavate, lo sguardo sconvolto e i modi aspri dei primi commilitoni e sottufficiali con cui Paul e i suoi amici entrano in contatto, sono solo un’avvisaglia del dramma feroce di cui stanno per diventare protagonisti. Nel giro di pochi giorni la loro esistenza è colata dalle comodità della scuola e della famiglia, al sudicio caos delle trincee, ai camminamenti inondati dal terroree dalle interminabili piogge invernali, alla scioccante foga omicida di compagni d’armi e nemici. Corpi dilaniati, assalti scriteriati, fame, freddo e sangue, non riportano Paul e i suoi amici – che cadono uno dopo l’altro - coi piedi per terra, bensì li sprofondano direttamente all’inferno.
Imponente pellicola del regista e sceneggiatore tedesco Edward Berger (quasi tutte serie tv nella sua filmografia, come ad esempio l’apprezzatissima The Terror, in abbonamento su Prime Video), questo nuovo remake del capolavoro del 1930 All'Ovest niente di nuovo (Lewis Milestone, anche Gli ammutinati del Bounty nel 1962) tratto dal romanzo del 1928 del tedesco Erich Maria Remarque, Niente di nuovo sul fronte occidentale. Dopo l’omonima deludente riduzione per il grande schermo del 1979 (Delbert Mann), ecco un film da non perdere per il modo in cui riesce a toccare l’anima dello spettatore che osserva l’uomo nel punto più basso e selvaggio che possa toccare: la guerra di trincea.
Rimasto solo all’interno di un melmoso cratere scavato da una bomba, intorno a sé solo corpi maciullati di uomini e cavalli, Paul si volta e vede un soldato francese che gli si fa incontro. Estrae il coltello e lo assale, lo colpisce al cuore con tre-quattro fendenti. Il suo nemico resta a terra agonizzante, in sussulti e rantoli e sbocchi di sangue dalle labbra, lo sguardo vitreo verso un cielo che non si decide a chiamarlo a sé, un’agonia la cui drammaticità si avvinghia alla coscienza di Paul, che cerca di salvare quell’uomo di cui ha appena deciso la morte. E quando gli spasmi cessano, il soldatino germanico pulisce il volto di quello sconosciuto e cerca nella sua giacca e trova documenti e fotografie e promette. Promette che andrà a trovare quella moglie e quel figlioletto che non lo vedranno mai più.
L’opera di Berger, che ha scritto anche la sceneggiatura tratta dalla novella di Remarque è, fra le altre cose, un affresco emozionante del teatro di quella conflagrazione delirante che fu la Grande Guerra, grazie anche alla straordinaria fotografia (James Friend, al fianco di Berger anche nella serie Your Honor, cui si è ispirato il nostro Vostro onore). Mi ci sono avvicinato con non poco timore, perché meno di tre anni fa avevo avuto la fortuna di vedere al cinema 1917 (Sam Mendes, 2019), altro gioiello in immagini dedicato a quel conflitto e col quale temevo non potesse esservi equivalenza artistica. Mi sbagliavo. Effetti speciali di primordine (Rejnus), ricostruzione minuziosa di luoghi e abbigliamento e armi, in un’Europa del nord gelida e piovosa e sbuffante nuvole di nebbia e di gas venefici. E di notti squarciate da bagliori di bengala, a illuminare il profilo del filo spinato e di membra rimaste a congelare dopo gli arrembaggi alla baionetta nel suono grave e a tratti allarmante della efficace colonna sonora (Bertelmann).
Il film si divide fra le scene sul campo di battaglia, col logoramento delle truppe che ha sullo spettatore un potere appassionante e commovente e quelle dedicate alle fasi di trattativa fra Austria-Ungheria e le potenze avversarie, Francia e Inghilterra in particolare. È il blocco del film a velocità ridotta, in cui si muovono alcuni fra gli attori più noti del cast – che in gran parte si avvale di esordienti e semi carneadi – e in particolare il tedesco nato a Barcellona, in Spagna, Daniel Brühl (visto di recente in Il sapore del successo, 2015) nei panni del vice cancelliere tedesco Jan Rejnus che, accettata l’impossibilità di evitare la sconfitta, deve piegarsi alle severe condizioni del nemico nella stipula degli accordi di pace.
Tornano alla mente colossi del genere, come Salvate il soldato Ryan (Spielberg, 1998) di cui Berger ripropone la particolareggiata raffigurazione delle battaglie e dei corpi martoriati, della paura dentro la guerra; come La sottile linea rossa (Malick, 1998) con la geniale capacità di far entrare in intimità con la coscienza del combattente; come il già citato 1917, che narra il conflitto visto sempre con l’occhio della recluta, ma dalla parte inglese, opposta alle truppe del Kaiser. Imperdibile. Voto 9.
NOTA - Grazie all'utente di FilmTv, Spaggy, per la seguente segnalazione: questo film è stato prodotto da Netflix che, in collaborazione conLucky Red, per soli tre giorni lo ha rilasciato in alcuni cinema selezionati. Dal 28 ottobre 2022 è stato inserito nel catalogo streaming di Netflix.
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