Alcune ore dopo la tragica morte del loro fratello minore, avvenuta in circostanze ancora non chiarite, tre fratelli vedono le proprie vite trascinate nel caos più totale.
Ciò che distingue quest'opera da altre sul medesimo argomento è più che la tecnica il fatto di indurre anche grazie alle musiche un'atmosfera di autoespiazione per una Francia che avendo praticato e continuando a praticare il colonialismo in Africa adesso, come in una sorta di contrappasso, l'Africa se la ritrova in casa.
Un film spettacolare con un pianosequenza iniziale incredibile. Una lezione di tecnica e stile. Il regista proviene dai videoclip e da tanta gavetta e il film esteticamente è impeccabile. Sulla sceneggiatura ci sono delle perplessità, ma si resta troppo coinvolti che spesso si lascia cadere ogni cosa forse troppo poco credibile.
Una buona regia non può certo sopperire ad una sceneggiatura scarna e monocorde. 90 minuti di guerriglia urbana e pazzoidi che urlano, alla fine stancano.
Opera "voglio e non posso", che si concede inutili virtuosismi tecnici, ma è completamente vuota nella sostanza. A che serve saper fare un piano sequenza, se poi non sai fare tutto il resto? Filmetto di consumo da generazione netflix, uguale a una dozzina di altri, e tendenzialmente però peggiore di tutti gli omologhi.
Aridatece L'Odio... ma che è sto film?
Proprio tempo buttato via, con personaggi inesistenti e un sacco di svolazzi che non vanno da nessuna parte. Ed era pure a Venezia!
Eh eh, mi avevate chiesto di tornare me stesso e in formissima. Pensaste, peraltro, che fosse impossibile. Ah ah, poveri miscredenti. Non praticate, mai più, lotte fratricide e, a differenza di quanto asserito dal rimbambito Mereghetti, this is a great movie, really, credetemi!
Voto: 6, 6667 su 10. Produzione Netflix che si segnala per l’ambizione produttiva da colossal e per uno sfoggio di perizia tecnica che lo fanno spiccare sopra la media delle ormai numerose opere transalpine sulla rabbia delle banlieu, da cui non si differenzia invece per contenuti e sviluppo narrativo e dei personaggi.
Spesso i figli seguono le orme dei propri genitori. Sono certo che ci siano figli di genitori illustri, che si sono dimostrati superiori. Eppure non riesco a farmene venire in mente uno solo.
Normalmente capita semmai il contrario: attori mediocri, per esempio, allevano grandi attori. Al contrario, parrebbe proprio che grandi attori allevino attori di livello mediocre, o comunque inferiore.… leggi tutto
Irresistibile per i primi cinquanta, sessanta minuti di messinscena di tumulti molto concreti e reali ad un ritmo superlativo, e dopo aver tentato di creare una "famiglia " di personaggi senza troppo riuscirci, aggiungendo un buon venti minuti di inutile messinscena non più irresistibile (ma anzi piuttosto stucchevole), il film si perde in un finale che nemmeno "Chi l'ha visto?" avrebbe… leggi tutto
È guerra nelle banlieu. Non è guerriglia, ripresa con la camera a mano, iper montata, sgraziata; è guerra epica, a cui assistiamo dallo sguardo privilegiato della penna di un tragediografo greco. Abdel, Mokhtar e Karim sono fratelli come Eteocle e Polinice, e sono mossi dalle intenzioni epiche di personaggi monolitici, da dilemmi epici quasi cosmici, da voglia di vendetta e… leggi tutto
Irresistibile per i primi cinquanta, sessanta minuti di messinscena di tumulti molto concreti e reali ad un ritmo superlativo, e dopo aver tentato di creare una "famiglia " di personaggi senza troppo riuscirci, aggiungendo un buon venti minuti di inutile messinscena non più irresistibile (ma anzi piuttosto stucchevole), il film si perde in un finale che nemmeno "Chi l'ha visto?" avrebbe…
Spesso i figli seguono le orme dei propri genitori. Sono certo che ci siano figli di genitori illustri, che si sono dimostrati superiori. Eppure non riesco a farmene venire in mente uno solo.
Normalmente capita semmai il contrario: attori mediocri, per esempio, allevano grandi attori. Al contrario, parrebbe proprio che grandi attori allevino attori di livello mediocre, o comunque inferiore.…
I primi venti minuti sconvolgenti del film Athena di Romain Gavras, passato in concorso all'ultima Mostra di Venezia, mi hanno inchiodato al divano e hanno… segue
Il tredicenne Idir è stato ucciso nel quartiere parigino di Athena. Il fratello Adbel (Benssalah), che milita nella polizia, chiede che vengano consegnati gli assassini, mentre un altro fratello, Karim (Slimane), prepara i suoi alla rivolta e un terzo fratello (Embarek) approfitta della situazione per continuare a coltivare i propri affari illegali. Abdel cerca di portare ragionevolezza…
Ebbene oggi recensiamo il notevole e perturbante, stupefacente Athena, presentato, con ottimi riscontri critici, alla 79.a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e disponibile, in streaming su Netflix, a partire dallo scorso 23 settembre.
Athena è diretto dal valente e coraggioso, avanguardistico Romain Gavras. Regista famoso per i suoi provocatori ed…
Ovvero: Il Festival di Venezia 79 ...per tacer del gatto. No, diciamolo subito. Il gran regista filippino Brillante Mendoza non ha partecipato alla… segue
79ma MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA 2022 – IN CONCORSO
Si apre con un piano sequenza mozzafiato il film di Romain Gavras: una conferenza stampa delle autorità convocata per calmare gli animi travolta dalla protesta che si tramuta in guerriglia urbana, con la sottrazione di un furgone della polizia che porta l’azione tra i…
VENEZIA 79 – CONCORSO
La lotta di quartiere resta uno strumento di rivendicazione che contraddistingue l’ogoglio popolare già dai tempi memorabili della Rivoluzione Francese.
Oltre venticinque anni fa, con L’odio, il regista ed attore Mathieu Kassovitz, con Vincent Cassel, si faceva conoscere con un film nervoso e adrenalinico ambientato tra i quartieri popolari in…
È guerra nelle banlieu. Non è guerriglia, ripresa con la camera a mano, iper montata, sgraziata; è guerra epica, a cui assistiamo dallo sguardo privilegiato della penna di un tragediografo greco. Abdel, Mokhtar e Karim sono fratelli come Eteocle e Polinice, e sono mossi dalle intenzioni epiche di personaggi monolitici, da dilemmi epici quasi cosmici, da voglia di vendetta e…
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Commenti (8) vedi tutti
Ciò che distingue quest'opera da altre sul medesimo argomento è più che la tecnica il fatto di indurre anche grazie alle musiche un'atmosfera di autoespiazione per una Francia che avendo praticato e continuando a praticare il colonialismo in Africa adesso, come in una sorta di contrappasso, l'Africa se la ritrova in casa.
commento di bombo1Un film spettacolare con un pianosequenza iniziale incredibile. Una lezione di tecnica e stile. Il regista proviene dai videoclip e da tanta gavetta e il film esteticamente è impeccabile. Sulla sceneggiatura ci sono delle perplessità, ma si resta troppo coinvolti che spesso si lascia cadere ogni cosa forse troppo poco credibile.
commento di nicoscarpinoUna buona regia non può certo sopperire ad una sceneggiatura scarna e monocorde. 90 minuti di guerriglia urbana e pazzoidi che urlano, alla fine stancano.
commento di gruvierazOpera "voglio e non posso", che si concede inutili virtuosismi tecnici, ma è completamente vuota nella sostanza. A che serve saper fare un piano sequenza, se poi non sai fare tutto il resto? Filmetto di consumo da generazione netflix, uguale a una dozzina di altri, e tendenzialmente però peggiore di tutti gli omologhi.
leggi la recensione completa di Souther78Tanti lunghi impossibili piani sequenza possono farmi rimanere a bocca aperta...ma se il film non mi piace, non mi piace!
commento di marco biAridatece L'Odio... ma che è sto film? Proprio tempo buttato via, con personaggi inesistenti e un sacco di svolazzi che non vanno da nessuna parte. Ed era pure a Venezia!
commento di AdrienBrodoEh eh, mi avevate chiesto di tornare me stesso e in formissima. Pensaste, peraltro, che fosse impossibile. Ah ah, poveri miscredenti. Non praticate, mai più, lotte fratricide e, a differenza di quanto asserito dal rimbambito Mereghetti, this is a great movie, really, credetemi!
leggi la recensione completa di 79DetectiveNoirVoto: 6, 6667 su 10. Produzione Netflix che si segnala per l’ambizione produttiva da colossal e per uno sfoggio di perizia tecnica che lo fanno spiccare sopra la media delle ormai numerose opere transalpine sulla rabbia delle banlieu, da cui non si differenzia invece per contenuti e sviluppo narrativo e dei personaggi.
leggi la recensione completa di port cros