Regia di Olivia Wilde vedi scheda film
“La donna perfetta” (o “La fabbrica delle mogli”, se preferite), “The Truman Show”, “Matrix” e chissà quante altre serie tv danno come risultato, se sommate come fonti ispiratrici, questo film. Che è femminista maschio-repellente per strizzare l’occhio alla moda, coinvolgente e pieno di belle immagini e con la buona regia di Olivia Wilde, ma davvero troppo derivativo: il suo unico stratosferico limite. Florence Pugh è sempre brava e il cast di contorno ben la supporta, ma la ragione ultima del film e il suo senso intrinseco poggiano su un colpo di scena che svela ma non rivela, agganciandosi a tematiche stantie che si vorrebbero aggiornate ai nostri tempi ma che risultano solo simulacri di un’ideologia fantascientifica cinematografica e letteraria pluridecennale. Grande flop di critica e di pubblico.
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