Regia di Ol Parker vedi scheda film
Ticket to Paradise è un film molto semplice, una commedia basilare, che non da niente di nuovo al cinema, ma non è nemmeno una cosa inguardabile.
A ben vedere c’è bisogno anche di film leggeri, non volgari, dalle battute ripetitive. Un film, insomma, che ti fa passare un’ora e mezza o due ore in serenità: esci dal cinema, rilassato e tranquillo.
Il film in sé non è nulla di che, ma scavando a fondo si possono trovare alcune tematiche interessanti come il futuro della natura, ma anche il rapporto genitori-figli perché come accade nel film, anche nella realtà spesso i genitori vogliono sapere quali cose sono bene o male per i figli.
La regia è un po’ imperfetta e ogni tanto si perde alla ricerca di messaggi secondari eccessivi e non concreti, ma tutto è ripagato da una strepitosa fotografia che cerca e trova il massimo da delle isole che già danno tutto dal punto di vista paesaggistico.
Ed è proprio qua che potrebbe stare l’inghippo e cioè che ci si potrebbe accontentare di quello che il paesaggio offre, invece, si è voluto continuare nella ricerca dell’immagine perfetta, dei colori e della luce più adatto. Grande rispetto.
Se volete passare un po’ di tempo rilassati con un film che non vi trasformerà la vita ma vi regalerà un sorriso, allora è la pellicola ideal
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