Regia di Alfred Hitchcock vedi scheda film
Un operaio viene falsamente accusato di sabotaggio nella fabbrica di aereoplani in cui lavora. Sfugge alla polizia, va in cerca del vero colpevole, conosce una ragazza che prima diffida e poi lo aiuta: una lunga serie di peripezie suggellata da un finale spettacolare, e giustamente celebrato, in cima alla Statua della libertà. Come Il prigioniero di Amsterdam, è una mescolanza di thriller, spionaggio e film di propaganda bellica, con all’interno una vicenda sentimentale: un po’ manierato e troppo carico, ma non c’è niente da fare, in opere del genere Hitchcock si trova nel suo elemento naturale e riesce ad appassionare con un ritmo incalzante. Con un bel paradosso, la ragazza crede l’uomo colpevole non appena gli vede le manette, mentre suo nonno cieco aveva capito che era innocente: un invito implicito a saper usare anche la vista interna, non solo quella degli occhi.
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