Regia di Alfred Hitchcock vedi scheda film
Un felice amalgama di generi e trovate, che percorre agilmente i più classici luoghi del cinema, dal grattacielo alla sala da ballo, dal porto militare alla baita montana. Il film è un artistico e vertiginoso collage di istantanee di vita, tenute insieme da un'intricata trama di tensione; è questa l'immagine del terrorismo di oggigiorno, un'anomalia, geniale e sconvolgente, che cova invisibile al di sotto della quotidianità. La strategia d'attacco sfrutta la patina di normalità che allontana il sospetto, e che l'improvviso evento distruttore, in un baleno, tragicamente squarcia. Il principio dell'apparenza ingannatrice domina la poetica del film, dall'estintore pieno di benzina al monumento che si rivela una trappola mortale, passando attraverso il cieco che percepisce la realtà con maggior acume di un vedente. D'altronde la magia di Hitchcock consiste proprio in questo: da "L'ombra del dubbio" a "Gli uccelli", il suo tocco è mirabilmente spiazzante nel tramutare ciò che appare familiare e inoffensivo in un'insidia strisciante dagli effetti potenzialmente letali.
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