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Nope

Regia di Jordan Peele vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Nope

di axe
7 stelle

Otis Haywood, anziano allevatore di cavalli destinati ad apparire su set cinematografici, è ucciso da un oggetto piovuto misteriosamente dal cielo. I due figli, Otis Jr. ed Emerald, prendono in mano l'azienda di famiglia, con sede in un'isolata valle della California, andando incontro ad un mare di difficoltà. Contemporaneamente, comprendono che un'entità misteriosa è causa di inquietanti e tragici eventi nell'area. Ipotizzando una presenza aliena, decidono di provarne l'esistenza tramite riprese. Ma non è facile ottenerne; pur stanziale - in virtù di un legame con il vicino Jupiter's Claim, parco giochi d'ambientazione western gestito da "Jupe", un uomo di origini orientali che ebbe l'infanzia sconvolta da un evento traumatico - la creatura, da forma e movenze di disco volante, rende difficile la propria individuazione sfruttando un camuffamento e la capacità di bloccare gli impulsi elettrici. L'essere si nutre di uomini ed animali e diventa sempre più vorace; il confronto con esso si preannuncia duro, ma i protagonisti non rinunciano a voler provare la sua esistenza. Il regista statunitense Jordan Peele realizza un film fantastico, con precisi riferimenti alla realtà. Una creatura misteriosa, animata da un semplice istinto di sopravvivenza, ma dotata di singolari poteri, entra in contatto con esseri umani, i quali interagiscono con essa sulla base delle loro pulsioni. Per nulla intimorito o sconvolto dalla singolare scoperta, "Jupe" ne sfrutta la presenza per assecondare le proprie psicosi. Da bambino era stato gettato nell'"arena" di una sitcom, ove era stato involontario testimone di una tragedia; lo scimpanzè Gordy, imbizzarrito, sbranò alcune persone presenti in scena, essendo poi abbattuto nel momento in cui gli mostrò amicizia, terrorizzato e riparato sotto un tavolo. Anni dopo, in un'arena non virtuale, offre esseri viventi in pasto alla creatura fantastica, per il divertimento di stolidi personaggi in visita presso il suo inquietante parco a tema. Otis ed Emerald sono molto più materiali; in grave difficoltà nella gestione di un'azienda ben avviata a causa della sfortuna e vari fattori umani, decidono di sfruttare la presenza del gigantesco volatile - causa di buona parte dei loro dolori e disgrazie - per migliorare le proprie condizioni. Sfidano, con il coinvolgimento di persone dai medesimi intenti, la creatura ostile, combattendola sul suo terreno ed adeguandosi alle condizioni da essa create - assenza di elettricità - non per catturarla o eliminarla, bensì per procurarsi una prova della sua esistenza. Un ulteriore personaggio s'intromette nel confronto: è un giornalista dal volto coperto da un casco, il quale lo rende simile ad un androide. Costui, privo di ogni paura, si getta letteralmente nelle fauci del mostro pur di riuscire nel proprio "voyeuristico" intento. Il duro scontro tra l'uomo e la creatura, divenuta ormai incontrollabile, si conclude con l'eliminazione di quest'ultima. Di cosa si trattasse, non si sa. Alieno ? Animale fantastico ? Entità sovrannaturale ? Del resto, a chi interessa ? L'umanità del racconto sembra avere ben altri problemi, d'ordine materiale o morale, per preoccuparsene. I protagonisti Otis Jr. ed Emerald sono interpretati rispettivamente da Daniel Kaluuya, alla seconda collaborazione con Jordan Peele, dopo aver recitato in "Scappa - Get Out", e Keke Palmer. I loro personaggi sono gente disperata, che cerca di tirare avanti tra le avversità e sa adattarsi (emblematico, nella lotta contro la creatura, l'utilizzo di cavalcature ed altri strumenti non elettrici). Il loro successo corrisponde ad un lieto fine che tuttavia non lenisce il forte pessimismo, corroborato dai ruoli degli altri personaggi (in particolare lo psicotico Jupe, interpretato da Steven Yeun), espresso dal regista, il quale ci parla di un'umanità in costante competizione, spesso contro sè stessa, ripiegata sui suoi problemi, incapace di sognare, di avere paura, di spingere la mente oltre una certa soglia. L'evento è ambientato in un territorio semidesertico degli U.S.A. il quale evoca un'atmosfera western, corroborata da colonna sonora e dalle lunghe sequenze dello scontro finale. Il ritmo del film, inizialmente lento, è destinato a salire man mano che i contatti con l'entità si intensificano. Il regista inserisce nel racconto flashback o sequenze poco comprensibili; tutto, lentamente, acquista significato. Pur rispettando i canoni del cinema di genere fantascienza horror, "Nope" ne oltrepassa la soglia; L'orrore raccontato non è quanto commette l'entità misteriosa, bensì quanto subisce da parte della sopra descritta umanità;  manipolata, braccata, incompresa, infine, essendo divenuta ingestibile, eliminata. Ciò, unitamente ad una regìa vivace, buone interpretazioni e fotografia, lo rende particolarmente interessante da vedere.

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