L'unica famiglia di neri allevatori di cavalli da più generazioni in una zona rurale dell'America dovrà vedersela - insieme agli altri abitanti dell'area - con un'invasione aliena per nulla amichevole.
Film meravigiosamente equino, con ritmi di questi bellissimi animali, perfettamente in linea con la personalità riflessiva del protagnista e loro ammaestratore. Assenza di musica di sottofondo, lunghe sequenze con il ranch e le nuvole da protagoniste. Crea un ambiente magico anche se funestato da eventi tragici. Assolutamente da vedere.
Bello, mi è piaciuto. Jordan Peele ha talento e per quanto i suoi film siano strani (e questo lo è parecchio) meritano tutti un applauso. Un quasi horror inusuale, non omologabile, anticonformista, di nicchia, raffinato e per palati stilosi. Bravo.
Peele teorico della fuffa, esegeta della metafora spiegazzata, profeta di cartapesta. Cartapesta State of Mind: materiale simpatico di cui sono fatti i dialoghi, i personaggetti, le digressioni (vacue), la narrazione (istupidita), la recitazione (incartapecorita), la Creatura [poteva essere Cthulhu invece è un pupazzo scemo gonfiabile sgonfiato].
Film tutto sommato godibile e originale, comunque non è un horror . Qualche riserva a mio avviso soprattutto sulla prova degli attori, abbastanza sopra le righe, o magari è colpa del doppiaggio. Uno dei protagonisti, il ragazzo id colore, credo sia uno degli attori più inespressivi di Hollywood…. ma forse questo è voluto. Voto 7-
Un film teorico, carico di metafore ma con una storiella esile-esile che non sta in piedi. I personaggi sono irritanti e privi di interesse, come i dialoghi. Naturalmente, bellissima la fotografia e alcuni momenti di grandissimo cinema fantastico indimenticabile.
Jordan Peele si conferma uno dei registi più interessanti della nuova generazione, capace di unire suggestioni e generi cinematografici vecchi e nuovi e di affascinare lo spettatore con una messa in scena abile e intrigante, più che con la storia, in questo caso un po' sfilacciata e superficiale.
Tra cavalli e dischi volanti pellicola in tono semiserio in stile Benvenuti a Zombieland e con la tensione relativa al predatore simile a Lo Squalo. Ottime regia e fotografia, il punto veramente debole è la scrittura. Dispersiva, ridondante e che difetta pure nel dare corpo ai personaggi. Discreto quindi ma che avrebbe potuto essere molto meglio.
Scimmiottamento maldestro di Kubrick, con povertà estrema di mezzi (basti vedere location e cast), dominata dall'assenteismo cerebrale del suo protagonista e dei comprimari, trama risibile, dilatamento ossessivo dei tempi, parentesi d'effetto senza nesso con la trama principale... salvato solo dal finale. Cioè, dal fatto che arrivi!
Incomprensibile' ma affascinante visivamente. Troppo criptico e cervellotico per essere goduto. Ci si divide da 1h17' im avanti tra Spielberg, Lo squalo, Sergio Leone e Morricone. Se ne parlerà a lungo e verrà citata regolarmente come It Follows... e non è un pregio.
Poteva anche essere vedibile e piacevole ma i tempi dilatati della durata e certe scene confuse lo rendono faticoso...tendente all'abbiocco....almeno per me.
Cast imbarazzante, soliti alieni misantropi (qui pure in versione "transformer"), non vedevo l'ora che finisse il film. Solo tanta noia con tempi dilatati (che fanno pendant con gli spazi dilatati).
Desultoria messa alla berlina dei generi fondativi del cinema americano - western e fantascienza (anche in chiave seriale) - e della sintassi da sitcom, mischia una romantica difesa della cronofotografia all'ossessione da "real-tv" precipua dell'occhio umano, in campo per profitto. Più ludico che teorico sul dualismo analogico/digitale.
UN BLOCKBUSTER AUTORIALE CHE RIFLETTE SULLA SOCIETA' MODERNA ATTRAVERSO UNO SGUARDO AL PASSATO E TALVOLTA SI PERDE IN TROPPE TEMATICHE, MA CHE NON DIMENTICA DI OMAGGIARE IL CINEMA E LA FANTASCIENZA.
Un buon film, qualcuno lo ha paragonato a lo squalo, a me ricorda più un film a metà tra il western e la fantascienza, tipo Signs di Shymalan. I personaggi sono simpatici e le immagini sono spettacolari. Il doppiaggio lo penalizza un po',
ma consiglio lo stesso di vederlo in sala.
Quasi una sorta di "Lo Squalo" a prospettiva invertita in cui Peele inserisce i suoi significati intrinseci/nascosti ma stavolta con meno incisività/efficacia.
Il film di Peele meno sociopolitico, rispettabile come opera di genere, meno memorabile per autorialità.
Film lento che ci mette parecchio a decollare. Le riprese ricordano i vecchi film di Ford ma non hanno la stessa carica evocativa. Il mistero ha la sua attrattiva ma una volta svelato l'attenzione si perde poco a poco. C'erano tutti i presupposti per un buon soggetto. Un'occasione mancata.
Posture convenzionali e slittamenti, gradi di separazione tra il cosa e il come. Mentre la tendenza all’omologazione primeggia indisturbata, suggerita da una ricorrente linea d’azione posizionata fermamente sulla difensiva e che punta a massimizzare le certezze riducendo i rischi d’impresa, c’è ancora chi non getta la spugna e se la gioca a viso… leggi tutto
AL CINEMA
"Nope" come negazione secca e convinta, oltre ad orgoglio di rifiutare imposizioni, regole di vita, costumi e soprattutto "ingerenze dall'alto dei cieli".
E' proprio un film strano e non facilmente catalogabile questo Nope, terzo con cui Jordan Peele, il regista di Get Out e Noi torna a proposrsi al pubblico delle sale mondiali.
Un film "alla Shyamalan" con qualche indizio… leggi tutto
Sono monete! Evidentemente Peele non è altrettanto “addentro” alle alte sfere della gente che conta davvero, altrimenti ne sarebbe al corrente, ma ci arriveremo. Anche perché l’unica è buttarla sul ridere, dinnanzi all’ennesimo passo falso d’un regista che si prende un po’ troppo sul serio, credendosi magari il nuovo… leggi tutto
Nulla cosmico, barzelletta horror, dischi volanti in grafica rudimentale, animali e spettatori sfruttati. Evocato anche Spielberg, forse per il finale, forse perché davvero non sappiamo più dove attaccarci quando un film che genera solo noia deve entrare per forza nel novero delle pellicole cult. Non riusciamo più ad apprezzare robe semplici che non debbano…
Jordan Peele ha diretto tre film, il bel Scappa – Get out, poi Us (Noi, che non ho visto), e terzo questo, Nope. Tutti e tre se li è scritti, se li è diretti e se li è pure co-prodotti….Questo per dire che sono tutta farina del suo sacco, ed è un gran bel sacco. Pure questo è riuscito bene, è un horror misto a fantascienza e, come è…
No, mi spiace: non si tratta di Edgar Allan Poe né di Edogawa Ranpo (Tarō Hirai), ma di "prestige" horror (ovvero Questa Cosa Qui; nota: titolo alternativo per questa playlist: QCQ - Cuccicù!).
Quindi…
Horror come architettura dell'immaginario.
Nope è un incredibile saggio sull'immagine in cui avviene un ribaltamento dello sguardo cinematografico e dell'iconografia orrorifica: basti pensare a come l'extra-ordinaria visione di Jordan Peele ribalti la cultura di massa trasformando in un predatore extra-terrestre quello che tutti considerano e riconoscono…
Mi piace Jordan Peele, ho apprezzato molto Get Out, meno Noi - Us. Premesso questo, ho trovato Nope troppo lungo soprattutto nella prima parte, e devo dire che nonostante un buon colpo di scena, che ovviamente non svelo, mi ha annoiato. Credevo e speravo meglio. Peraltro approfitto di questo mio breve commento per dire che ultimamente, da due o tre anni, tendono a fare film molto lunghi, come se…
Qual è il motivo per cui una scarpa insanguinata sta in equilibrio in una posizione impossibile dopo che Gordy, lo scimpanzé, ha compiuto un efferato massacro? E' un'immagine surreale, ma la scimmia ha appena dato di matto ed il bambino sopravvissuto alla strage (Jupe), rintanato sotto ad un tavolo, è sotto shock, traumatizzato, impaurito e i suoi occhi proiettano…
1, 2, 3! O meglio: 1, 4, 9! Ovvero: la Compagnia dei Numeri Primi (al quadrato).
Vale a dire: in "attesa" del "Goncharov" - qui & qui - di Martin Scorsese & Matteo JWHJ0715, eccovi un'altra inutile lista …
Film assai scombicchierato che vorrebbe essere insolito, misterioso e inquietante e invece riesce solo ad essere, purtroppo involontariamente, comico e senza logica alcuna. Sembra che perfino il protagonista creda poco alla bontà della storia che sta girando...Peccato per Jordan Peele che dopo l'ottimo esordio con Get Out ha intrapreso a grandi passi il percorso del gambero...
Otis Haywood, anziano allevatore di cavalli destinati ad apparire su set cinematografici, è ucciso da un oggetto piovuto misteriosamente dal cielo. I due figli, Otis Jr. ed Emerald, prendono in mano l'azienda di famiglia, con sede in un'isolata valle della California, andando incontro ad un mare di difficoltà. Contemporaneamente, comprendono che un'entità misteriosa è…
Il regista sembra aver studiato Kubrick attentamente, ma non averlo capito affatto, ahinoi.
Tempi, inquadrature, compartimentazione delle scene e perfino i titoli per suddividerle, sembrano mutuati da Barry Lyndon e 2001 Odissea nello spazio, in particolare. Peccato, però, che il tutto si riveli insulso.
Si farebbe prima a dire cosa funziona, in questo film, anzichè il…
Jordan Peele è sicuramente un regista interessante e già con "Get Out!", il suo esordio del 2017, aveva portato aria fresca (e politica), in un genere, l'horror, spesso incatenato ai cliché. Ora arriva questa creatura strana, "Nope", che non scompagina certo il fanta horror in cui si muove, ma che lascia traspirare una certa freschezza, pur non essendo compiuto e…
Dunque vediamo....cosa si sava in questo film? L'idea?
Bah...forse originale, forse neanche tanto ma sicuramente l'unica cosa necessaria e appena sufficiente affinché lo spettatore rimanga davanti allo schermo (come un utile idiota).
Il resto è noia mortale, a cominciare dai protagonisti trash che: vorrebbero far ridere? Vorrebbero far piangere? Boh...propendo per la…
Sono monete! Evidentemente Peele non è altrettanto “addentro” alle alte sfere della gente che conta davvero, altrimenti ne sarebbe al corrente, ma ci arriveremo. Anche perché l’unica è buttarla sul ridere, dinnanzi all’ennesimo passo falso d’un regista che si prende un po’ troppo sul serio, credendosi magari il nuovo…
Come al solito, propongo playlist con i Film visti negli ultimi mesi e le Serie TV concluse:
- 2a Space Force;
- 2a+3a+4a Ozark;
- 1a Ratched;
- 6a Peaky Blinders;
- 7a Brooklyn Nine-Nine.
Volete prima le notizie buone o quelle cattive?
In attesa della vostra riposta, partiamo con quelle buone. C'è il film di Amelio, Il signore delle formiche, in seconda posizione, ed è una buona, anzi…
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Commenti (25) vedi tutti
Film meravigiosamente equino, con ritmi di questi bellissimi animali, perfettamente in linea con la personalità riflessiva del protagnista e loro ammaestratore. Assenza di musica di sottofondo, lunghe sequenze con il ranch e le nuvole da protagoniste. Crea un ambiente magico anche se funestato da eventi tragici. Assolutamente da vedere.
commento di RobbyFilmTvBello, mi è piaciuto. Jordan Peele ha talento e per quanto i suoi film siano strani (e questo lo è parecchio) meritano tutti un applauso. Un quasi horror inusuale, non omologabile, anticonformista, di nicchia, raffinato e per palati stilosi. Bravo.
commento di Lupo65Horror zero... l'idea è buona, ma sviluppata così così. Voto 6.
commento di ezzo24Peele teorico della fuffa, esegeta della metafora spiegazzata, profeta di cartapesta. Cartapesta State of Mind: materiale simpatico di cui sono fatti i dialoghi, i personaggetti, le digressioni (vacue), la narrazione (istupidita), la recitazione (incartapecorita), la Creatura [poteva essere Cthulhu invece è un pupazzo scemo gonfiabile sgonfiato].
commento di M ValdemarFilm tutto sommato godibile e originale, comunque non è un horror . Qualche riserva a mio avviso soprattutto sulla prova degli attori, abbastanza sopra le righe, o magari è colpa del doppiaggio. Uno dei protagonisti, il ragazzo id colore, credo sia uno degli attori più inespressivi di Hollywood…. ma forse questo è voluto. Voto 7-
commento di green70Avranno detto un miliardo di volte la parola cazzo. Ma come si fa?
commento di Salvatore1870Bel modo di passare un paio d'ore. Comincia piano, poi ti prende e tutto "decolla".
leggi la recensione completa di tobanisUn film Debord(ante). Don't Look Up!
leggi la recensione completa di mckUn film teorico, carico di metafore ma con una storiella esile-esile che non sta in piedi. I personaggi sono irritanti e privi di interesse, come i dialoghi. Naturalmente, bellissima la fotografia e alcuni momenti di grandissimo cinema fantastico indimenticabile.
commento di r.237Jordan Peele si conferma uno dei registi più interessanti della nuova generazione, capace di unire suggestioni e generi cinematografici vecchi e nuovi e di affascinare lo spettatore con una messa in scena abile e intrigante, più che con la storia, in questo caso un po' sfilacciata e superficiale.
commento di Fanny SallyTra cavalli e dischi volanti pellicola in tono semiserio in stile Benvenuti a Zombieland e con la tensione relativa al predatore simile a Lo Squalo. Ottime regia e fotografia, il punto veramente debole è la scrittura. Dispersiva, ridondante e che difetta pure nel dare corpo ai personaggi. Discreto quindi ma che avrebbe potuto essere molto meglio.
commento di bombo1Scimmiottamento maldestro di Kubrick, con povertà estrema di mezzi (basti vedere location e cast), dominata dall'assenteismo cerebrale del suo protagonista e dei comprimari, trama risibile, dilatamento ossessivo dei tempi, parentesi d'effetto senza nesso con la trama principale... salvato solo dal finale. Cioè, dal fatto che arrivi!
leggi la recensione completa di Souther78Incomprensibile' ma affascinante visivamente. Troppo criptico e cervellotico per essere goduto. Ci si divide da 1h17' im avanti tra Spielberg, Lo squalo, Sergio Leone e Morricone. Se ne parlerà a lungo e verrà citata regolarmente come It Follows... e non è un pregio.
commento di scapigliatoPoteva anche essere vedibile e piacevole ma i tempi dilatati della durata e certe scene confuse lo rendono faticoso...tendente all'abbiocco....almeno per me.
commento di ezioCast imbarazzante, soliti alieni misantropi (qui pure in versione "transformer"), non vedevo l'ora che finisse il film. Solo tanta noia con tempi dilatati (che fanno pendant con gli spazi dilatati).
commento di moviemanIl fanta-western di Jordan Peele, una sferzante critica alla società dell'immagine tra Spielberg e Moby Dick
leggi la recensione completa di SamHookeyDesultoria messa alla berlina dei generi fondativi del cinema americano - western e fantascienza (anche in chiave seriale) - e della sintassi da sitcom, mischia una romantica difesa della cronofotografia all'ossessione da "real-tv" precipua dell'occhio umano, in campo per profitto. Più ludico che teorico sul dualismo analogico/digitale.
commento di Leo MaltinUN BLOCKBUSTER AUTORIALE CHE RIFLETTE SULLA SOCIETA' MODERNA ATTRAVERSO UNO SGUARDO AL PASSATO E TALVOLTA SI PERDE IN TROPPE TEMATICHE, MA CHE NON DIMENTICA DI OMAGGIARE IL CINEMA E LA FANTASCIENZA.
leggi la recensione completa di pomodosiusUn buon film, qualcuno lo ha paragonato a lo squalo, a me ricorda più un film a metà tra il western e la fantascienza, tipo Signs di Shymalan. I personaggi sono simpatici e le immagini sono spettacolari. Il doppiaggio lo penalizza un po', ma consiglio lo stesso di vederlo in sala.
commento di mosez78Le derive attuali della società dello spettacolo
leggi la recensione completa di Antonio_MontefalconeQuasi una sorta di "Lo Squalo" a prospettiva invertita in cui Peele inserisce i suoi significati intrinseci/nascosti ma stavolta con meno incisività/efficacia. Il film di Peele meno sociopolitico, rispettabile come opera di genere, meno memorabile per autorialità.
commento di _Rocky_È "Lo Squalo" rivisitato in chiave, boh, simil-horror? Non è un brutto film, ma per tenere insieme più spunti si perde. Plauso a Kaluuya
commento di Gibbon92Breve review: un deciso NOPE!(no) Jordan Peele ha fatto il passo più lungo della gamba dopo il successo di Get Out. Un vero peccato.
commento di Leo97Film lento che ci mette parecchio a decollare. Le riprese ricordano i vecchi film di Ford ma non hanno la stessa carica evocativa. Il mistero ha la sua attrattiva ma una volta svelato l'attenzione si perde poco a poco. C'erano tutti i presupposti per un buon soggetto. Un'occasione mancata.
leggi la recensione completa di killerwatt