Regia di Calvin Jackson Padget (Giorgio Ferroni) vedi scheda film
Se Wanted è una delle parole più frequenti del linguaggio del vecchio west, questo film è in effetti altrettanto risaputo in quanto a trama e svolgimento; il Morandini sostiene che nel 1967 in Italia uscirono 58 spaghetti western e che Wanted sia quindi solamente uno fra i tanti (e neppure fra i migliori, precisa il dizionario): impossibile dargli torto. La marcia in più la mette Giuliano Gemma, protagonista brioso, belloccio, simpatico; per il resto si tratta di una storia banale e prevedibile nonostante i tanti nomi impiegati in fase di scrittura (soggetto: Massimiliano Capriccioli e Augusto Finocchi; sceneggiatura: ancora Finocchi insieme a Remigio Del Grosso e - ebbene sì - Fernando Di Leo). Nel cast qualche caratterista habituè del cinema di genere (e spesso proprio dello spaghetti western), in testa a tutti il sostanzialmente immancabile Nello Pazzafini, per arrivare poi a Teresa Gimpera, Daniele Vargas, German Cobos e Carlo Hinterman; apprezzabile il tema della colonna sonora realizzata da Gianni Ferrio; assistente alla regia è Ruggero Deodato, che qualche mese dopo esordirà in solitaria dietro la macchina da presa. Duello finale mediocre, a suon di pugni più che di revolverate, anche se nel corso dei cento minuti di pellicola non mancheranno nemmeno quelle. Curioso lo pseudonimo scelto dal navigato Ferroni, quasi sessantenne (classe 1908): Calvin I. Padget, dove la I starebbe per Jackson (?). 2,5/10.
Il nuovo sceriffo arriva in città, ma non piace ai farabutti che la tengono in pugno; ecco quindi fabbricata una ingiusta accusa di omicidio per lo sceriffo, costretto a scappare da una taglia di 5mila dollari sulla sua testa. L'uomo ritornerà, in incognito, per vendicarsi.
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