Regia di Adrian Hoven vedi scheda film
Seguito del celebre horror tedesco La tortura delle vergini (1970), diretto, sceneggiato e interpretato da Adrian Hoven. Forse meno esplicito del precedente ma con un cast di estremo interesse, che contempla anche la presenza di Erika Blanc.
Germania, XVIII° secolo. Un gruppo di fanatici religiosi guidati da Balthasar (Anton Diffring) al seguito di Natas (Reggie Nalder), viene notato mentre tortura - immergendola in acque gelate - una donna accusata di stregoneria. Testimone scandalizzato dall'oltraggio è il conte Alexander (Adrian Hoven), casualmente di passaggio assieme alla moglie Elisabeth (Erika Blanc) e al piccolo figlio (Percy Hoven). Ne scaturisce una colluttazione, durante la quale il bambino involontariamente provoca la morte d'una guardia imperiale. Natas, a sangue freddo uccide Alexander e in seguito accusa il figlio di essere stato concepito col diavolo, facendolo arrestare e rinchiudere in una cella. Elisabeth ovviamente rinnega ogni calunnia e soprattutto la corte di Balthasar, finendo così per essere imputata di stregoneria, imprigionata e infine torturata fino a farle confessare un inesistente commercio demoniaco. Triste destino che condivide con suor Clementine (Astrid Kilian), accusata per la sua frequentazione con il figlio di Elisabeth, e padre Matthew (Dietrich Kerky) incolpato d'eresia per essersi impegnato nel tentativo di liberare il bambino.
"Mamma... questi uomini sono pazzi."
(Il piccolo Alexander, durante l'interrogatorio subito da Elisabeth)
Le streghe nere: fotobusta
Seguito del celebre Mark of the devil (1970) - uscito in Italia come La tortura delle vergini - scritto dallo stesso Adrian Hoven (che interpreta anche il conte Alexander) assieme a Michael Armstrong (co-regista del film precedente). Hoven attribuisce anche nella finzione il ruolo al vero figlio Percy (in seguito diventato un membro del complesso musicale "Swingbones"). Sulla falsariga del precedente horror si ripete una tragica storia, ispirata al triste periodo medievale contraddistinto dalla scellerata caccia alle "streghe". Piuttosto esplicito, anche nella versione tagliata di oltre dieci minuti, rispetto a La tortura delle vergini presenta però un cast più interessante che contempla la presenza dell'italiana Enrica Bianchi Colombatto (accreditata come Erika Blanc), dell'inquietante Reggie Nalder (il sicario con impermeabile giallo ne L'uccello dalle piume di cristallo) e del poco noto, ma prolifico e valido attore nonché già "uomo che ingannò la morte", Anton Diffring. Hoven gira un low budget che riesce a farsi notare per come sviluppa cinematograficamente una sceneggiatura ben scritta, priva di distrazioni, economicamente funzionale. La bella fotografia si abbina poi a una credibile ricostruzione scenografica, contribuendo così a rendere particolarmente angosciante il film che, dal secondo tempo in poi, immerge senza riserve lo spettatore nel delirante clima di superstizione, follia e sadismo che ha condotto sul rogo migliaia di vittime innocenti. Le streghe nere è certamente un film di sexploitation dato che Hoven non glissa, al contrario amplifica con dettagli splatter, sulle terribili torture ma non sfugge il chiaro e preciso messaggio di critica alla irrazionale, orribile e ingiustificabile credulità e crudeltà dell'epoca, che deve necessariamente essere ugualmente attribuita ai poteri dominanti (ecclesiastici, avvocati e politici) tanto quanto al popolo, compiaciuto di assistere alle tristissime esecuzioni pubbliche. Il finale ambiguo, per metà tragico e altrettanto positivo, riserva i momenti più terribili (una decapitazione e l'attuazione di un rogo destinato al suo straziante compito, essendo per una frazione di tempo infinitesimale mancato da un temporale) e lascia intendere come probabilmente - con esito cioè diverso al botteghino e magari una minore complicazione con la censura - Hoven intendesse girarne un terzo capitolo. Da notare come la storia, rappresentata con sostenuta cadenza spettacolare, sia un curioso insieme di tematiche già trattate precedentemente in Madre Giovanna degli angeli (1961), Il trono di fuoco (1970) e I diavoli (1971). Mentre La tortura delle vergini è stato rilasciato in un'ottima edizione home video (Sinister film), la versione italiana de Le streghe nere è decisamente scomparsa dalla circolazione dopo il lontano passaggio (1974) nelle sale cinematografiche. Assente su ogni tipo di supporto (mai editato nemmeno in vhs) e purtroppo dimenticato dai palinsesti televisivi, meriterebbe certamente il recupero.
Le streghe nere: Erika Blanc (scena censurata)
Citazioni
"Il ragazzo ha circa sette anni, manifesta palatoschisi e ha canini molto sviluppati: ciò indica che entro brevissimo tempo subirà una rapida trasformazione in uomo-lupo. E all'interno dell'avambraccio sinistro possiamo vedere chiaramente il segno del diavolo. È il punto in cui faremo il test dell'ago. Un'ulteriore prova che il diavolo ha fornicato con la madre del bambino... una strega! Possiamo essere certi che tutte le prove dimostreranno come questa natura sia ereditaria."
(Esaminazione corporale del piccolo Alex)
"La legge afferma che l'intero corpo deve essere rasato - per totum corpum rasura - specialmente le zone erogene."
(Esame preliminare di Elisabeth)
"Accetto qualsiasi cosa. Ero lì e ho visto ciò in cui credevo, un essere diabolico, dotato di poteri oscuri. Lo vedo tutti i giorni... attraverso lo specchio vedrai il diavolo."
(Elisabeth sotto tortura)
"L'uomo è formato da due parti, da un corpo malvagio che è sede del diavolo e da uno spirito puro che deve resistere alle tentazioni. La domanda più importante è però la seguente: è possibile che il rapporto sessuale del diavolo riesca a generare? Secondo Tommaso d'Aquino, lo spirito immateriale del diavolo è capace di adottare un corpo per copulare. Anche se il diavolo adotta il corpo umano, non ha la colonna vertebrale. Come è possibile per lui copulare? Questa non è la questione principale, la procreazione non è simulata dagli spermatozoi eiaculati dal corpo umano adottato, né dall'orgasmo stesso del diavolo. Nel caso della contessa, il diavolo si presenta al marito come un Succube - demone femmina - per passare poi lo sperma del conte alla contessa con la quale copula invece come Incubo, demone corteggiatore di tutte le streghe."
(Disquisizioni tra esperti di demonologia per giustificare il parto di Elisabeth, indicata come posseduta dal diavolo tramite il corpo del marito Alexander)
"Gentiluomini, in questa maniera è stato generato questo ragazzo, frutto del diavolo stesso. Il caso è concluso. La colpevolezza dell'imputata e del bastardo è stata riconosciuta e con la presente debitamente condannata: i loro corpi vivi saranno messi al rogo e bruciati."
(Balthasar)
"In nome di Dio e sua maestà l'imperatore, la non-sorella Clementine, una strega, è condannata ad essere bruciata al palo. Anche uno stregone reo confesso, sarà giustiziato per i suoi crimini d'eresia. La corte imperiale così decreta: saranno trasferiti dalla vita alla morte per mezzo delle fiamme. Padre Matthew è stato condannato come stregone, complice del diavolo. Tuttavia essendo il prete della prigione mostriamo misericordia, quindi sarà giustiziato per primo e non morirà tra le fiamme. Sarà giustiziato con la spada."
(Lettura della sentenza in fase di esecuzione)
"Se la guardi e provi desiderio, per ciò stesso essa è una strega."
(Umberto Eco)
Trailer
F.P. 26/01/2022 - Versione visionata in lingua inglese (durata: 86'01")
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