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Flux Gourmet

Regia di Peter Strickland vedi scheda film

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La recensione su Flux Gourmet

di undying
3 stelle

Passo falso dell'altrimenti interessante Peter Strickland, regista che stavolta abbandona il genere (horror e/o commedia) per offrirci una misera pietanza pasticciata, insapore e priva di sostanza. Film pretenzioso, ben costruito ma senza contenuto, destinato a chi ama farsi torturare con cervellotiche allusioni, per circa due ore.


locandina

Flux Gourmet (2022): locandina

 

Al "Sonic Catering Institute" sono ospiti, per un mese intero, un gruppo di artisti, al tempo stesso musicisti, cuochi e ristoratori. Il collettivo è guidato dalla severa Elle (Fatma Mohamed), ed è noto per la creazione di inusuali composizioni musicali, realizzate registrando i suoni generati dagli elettrodomestici da cucina, pentole di salsa bollente, frullatori e coltelli elettrici. Per il suo carattere ambizioso ed arrivista, Elle è in contrasto con tutti, a cominciare dai suoi principali partners  - Billy (Asa Butterfield) e Lamina (Ariane Labed) - sino ad arrivare a Jan Stevens (Gwendoline Christie), stravagante direttrice dell'istituto. La cronologia degli avvenimenti, che contemplano anche originali interpretazioni mimiche in supermercati (cioè sempre riferite al cibo), viene ufficialmente registrata da uno scrittore di nome Stones (Makis Papadimitriou), che occasionalmente ci rivela anche curiosi dettagli, in greco (?), parlando con voce fuori campo. Stones è afflitto da disturbi gastro-intestinali e si rivolge al dottor Glock (Richard Bremmer): proprio questa sua anomalia a un certo punto attira l'attenzione degli artisti, a causa dei quali finisce su un palco come soggetto sottoposto a colonscopia pubblica.

 

Asa Butterfield, Gwendoline Christie

Flux Gourmet (2022): Asa Butterfield, Gwendoline Christie

 

Peter Strickland è un regista maniacale per realizzazione tecnica, ossessionato da un particolare uso del suono come dimostra la sua filmografia (in particolare, due horror precedenti: Berberian sound studio e In fabric). Non è un caso, essendo stato, negli anni Novanta, un membro della "Sonic Catering Band", un complesso che lavora, per l'appunto, sulla musica componendo sonorità derivate da rumori provocati in cucina. Sotto questo aspetto, Flux gourmet  - assolutamente sconsigliato a chi volesse trascorrere due ore guardando qualcosa di divertente - diventa un pò più chiaro: è una specie di commedia (che però non fa ridere) con risvolti autobiografici o, comunque, è un evidente tentativo di fare satira sugli atteggiamenti egocentrici degli artisti, sulle loro ambizioni personali, spesso causa di attriti e conflitti tra colleghi. Se è vero che una simile analisi potrebbe essere estesa al di là del settore artistico, ovunque si trovi a lavorare in uno stesso ambiente più di una persona, resta forte il dubbio che Strickland sia il vero e unico pretenzioso, esaltato, soggetto in azione, pur se nascosto dietro la macchina da presa. Perché stavolta, per quanto possa dirsi originale la sceneggiatura (sempre opera sua, ovviamente), il regista ci offre uno dei film "più brutti, ben realizzati", che siano mai stati girati. Il contrasto tra una perfetta realizzazione tecnica (fotografia, recitazioni, colonna sonora e montaggio) e una storia che non appassiona nemmeno per un minuto è del tutto evidente. Nel tentativo di perseguire cinema d'autore, Strickland si circonda di talenti (in particolare gli attori, con l'anziano Richard Bremmer e la stravagante Fatma Mohamed, presenti entrambi nel ben migliore In fabric), ma non affonda mai con coraggio in un genere popolare. In questo caso la commedia è solo sfiorata e l'argomento, per così dire, "viscerale" resta inespresso, latente, mentre avrebbe invece dovuto necessariamente degenerare, sulla linea di una parodia "scoreggiona" alla Nando Cicero. Parlare di un film con contenuto visivamente disgustoso sarebbe, questo sì, ridicolo, dato che in quasi due ore Flux gourmet non offre nulla di disturbante o di spettacolare, sia dal punto di vista narrativo che da quello grafico. Il cibo, trattato in maniera sconvolgente e come pericolosa via di fuga, lo si è visto nel ben migliore Excess flesh (Patrick Kennelly, 2015), film che anticipa e supera - per contenuto e profondità di argomenti - alla grande questa pesante elucubrazione audiovisiva. Una elucubrazione che potremmo definire come lunga, interminabile, "flatulenza silenziosa e profumata".

 

Ariane Labed

Flux Gourmet (2022): Ariane Labed

 

"Da ragazzo avevo letto una storia buffa, e non mi ricordo il titolo né l'autore, ma ricordo una frase: «Da qualche parte, un rospo scoreggiò in modo sinistro»."

(Joe R. Lansdale)

 

Trailer 

 

F.P. 05/09/2022 - Versione visionata in lingua inglese, greca e tedesca (durata: 115'15") / Date del rilascio: USA, 24/06/2022; Finlandia, 09/09/2022; UK e Irlanda, 30/09/2022

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