Regia di Isaki Lacuesta vedi scheda film
Il bilancio esistenziale di una coppia, innescato dall'attentato del Bataclan: la cronaca di una crisi che si fa ritratto di una generazione
Ramon e Céline tornano a casa nella notte del 13 novembre 2015: erano al Bataclan, sono sopravvissuti, ora inizia il resto della loro vita. Ma l’elaborazione del trauma procede in direzioni opposte - lui sente il bisogno di ricordare, lei di dimenticare - e scava nella loro unione. Lacuesta lascia la cronaca ai margini - i flashback dal Bataclan sono lacerti disordinati, che invadono lo schermo assecondando la memoria dei personaggi - per costruire, invece, il ritratto acuto di una coppia la cui crisi, innescata dal trauma, diventa fotografia generazionale. L’attentato come cesura esistenziale, coi suoi bilanci forzati, con le sue sliding doors (instillate con sottile ambiguità: e se la vita fosse finita quella notte?), in un dramma diretto con asciutta intelligenza ed esaltato dalle prove struggenti dei protagonisti.
Ilaria Feole, voto: 7
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