Regia di Kamila Andini vedi scheda film
Sullo sfondo dei violenti anni 60 indonesiani, un mélo elegante ma inerte sul ruolo della donna nella società
Nana dispone con cura composizioni floreali, si acconcia in un sofisticato chignon, accoglie gli ospiti nella magione del ricco e più anziano marito: niente è fuori posto, in superficie, ma l'infedeltà del consorte scompone l'equilibrio del quadro, costringendola a rivedere il proprio ruolo in un'inattesa sorellanza con la "rivale". Il raggelato mélo in costume dell'indonesiana Andini ha per sfondo gli anni violenti dell'instaurazione di Suharto e della persecuzione contro i comunisti, in un tentativo di raccontare la Storia attraverso il romanzo familiare costruito sull'emulazione - smaccata sino al ridicolo - di forme e motivi del cinema di Wong Kar-wai (ralenti, archi fluviali, abiti & accessori "parlanti"), dove l'intensità delle protagoniste non compensa il didascalismo di dialoghi impettiti sulla condizione femminile.
Ilaria Feole, voto: 4
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