Regia di Mikhaël Hers vedi scheda film
Siamo nelle atmosfere, principalmente notturne, di una Parigi anni '80, decennio sì trascorso, ma che ha fortemente inciso in chi l'abbia vissuto con contezza di ideali e buon discernimento dai falsi miti di progresso; credo che ci saremo ritrovati in molti nella misurata descrizione di Mikhaël Hers, tratteggiata con gran maestrìa, regista di un cinema schivo e sensibile, molto apprezzato oltralpe, che va per sottrazione, non urlato, intimo, che scorre col fluire della vita, appartato, mai compiaciuto, minimale e quasi timoroso del troppo esternare e che trova in Charlotte Gainsbourg un'interprete magnifica e sempre ben dosata.
Al contempo direi, non sicuramente un capolavoro questo, né un film da ricordare o da tramandare ai posteri, ma che si fa ben vedere ed apprezzare, pur nella sua confusa semplicità a tratti così priva di spessore, un film che però, comunque la si veda, ti entra dentro pian piano e si ritaglia uno spazio etereo, quasi poetico, difficile poi da essere dimenticato.
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