Una favola in forma di documentario che immagina che al posto degli uomini ci siano solo animali a controllare tutto, prendendo il potere del mondo; prova quindi a fantasticare sul tipo di società che creerebbero, sulle istituzioni, sulla loro arte e si chiede se sarebbero, loro, in grado, di vivere pacificamente.
C’era una volta un orco, così inizia la favola nera di Rithy Panh, un teorema in cui Storia e distopia vanno a braccetto: in scena, con un dispositivo che reitera e strema quello di L’immagine mancante, solo statuine d’argilla allestite in diorama senza vita, “mosse” dalla voce narrante. L’orco è l’ideologia, e tutti i volti con cui ha… leggi tutto
C’era una volta un orco, così inizia la favola nera di Rithy Panh, un teorema in cui Storia e distopia vanno a braccetto: in scena, con un dispositivo che reitera e strema quello di L’immagine mancante, solo statuine d’argilla allestite in diorama senza vita, “mosse” dalla voce narrante. L’orco è l’ideologia, e tutti i volti con cui ha…
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Commenti (1) vedi tutti
Il regista cambogiano riusa e abusa del dispositivo di L'immagine mancante per dar vita a un trattato sulle forme del potere, cinema compreso
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