Regia di Nicolette Krebitz vedi scheda film
L'amore tra una diva sessantenne sul viale del tramonto e un adolescente problematico anima una commedia in bilico tra romanticismo e heist movie
Anna, attrice sessantenne in declino, insegna dizione ad Adrian, un disadattato nel quale riconosce il giovane che le ha scippato una borsa. Nicolette Krebitz racconta di un rapporto transgenerazionale tra mentore e discepolo, della loro seduzione reciproca, di una Norma Desmond (Udo Kier come Erich von Stroheim) che fa di un ragazzo affamato d’amore il suo pubblico perduto. Virando sui toni del bizzarro, il film punta in molte direzioni (troppe), azzarda teorie (le vocali del titolo come pura evocazione: ci si ferma alla A), non disdegnando derive quasi visionarie (la parte in Costa Azzurra, in cui il legame diventa sessuale, viaggia sul filo della surrealtà, come lo stesso, gridato lieto fine). E se ha il merito della libertà e della stravaganza, non ha il dono dell’armonia e della coesione.
Luca Pacilio, voto: 5
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