Lidija lavora per una società immobiliare dalle attività dubbie, per la quale infatti si occupa di "ripulirne" la facciata, proteggendo l'immagine pubblica e nascondendo le tracce di operazioni illecite. Ma quando le persone che ci lavorano si ribellano, la sua posizione comincia a vacillare.
Il film di Milos Pusic tratta del lavoro che non c'è e dei ricchi paradisi architettonici che speculano sulla miseria di chi è disposto a tutto pur di conservare il suo posto da operaio sfruttato. Ma le buone idee non si traducono nella corretta delineazione filmica della violenza affaristica dei nuovi padroni dell'imprenditoria serba. Rimandato.
Rabbia. Questo è lo stato d’animo che il film insegue, dall’inizio alla fine. Ma lo fa con il tono asciutto e diluito tipico del cinema balcanico, che, a fronte di un tema così delicato, sfiora il cinismo, appena mitigato da un sospetto di ironia. Un cantiere abusivo, una truffa per ottenere finanziamenti, un gruppo di lavoratori in nero sottopagati e senza alcuna… leggi tutto
Rabbia. Questo è lo stato d’animo che il film insegue, dall’inizio alla fine. Ma lo fa con il tono asciutto e diluito tipico del cinema balcanico, che, a fronte di un tema così delicato, sfiora il cinismo, appena mitigato da un sospetto di ironia. Un cantiere abusivo, una truffa per ottenere finanziamenti, un gruppo di lavoratori in nero sottopagati e senza alcuna…
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Commenti (2) vedi tutti
Lavoro e criminalità: un binomio mortale. Una miscela che genera disperazione, creando nuovi demoni.
leggi la recensione completa di OGMIl film di Milos Pusic tratta del lavoro che non c'è e dei ricchi paradisi architettonici che speculano sulla miseria di chi è disposto a tutto pur di conservare il suo posto da operaio sfruttato. Ma le buone idee non si traducono nella corretta delineazione filmica della violenza affaristica dei nuovi padroni dell'imprenditoria serba. Rimandato.
commento di Peppe Comune