Regia di Franco Amurri vedi scheda film
Il successo televisivo lancia i Fichi d'India al cinema; Aurelio De Laurentiis affida all'esperto del genere comico Franco Amurri la regia e la scrittura (attorno alle gag del duo, chiaramente) di questo film, il cui intento e contemporaneamente limite è proprio quello di essere interamente costruito sulla coppia comica. Che, a dirla tutta, è senz'altro una delle migliori uscite dal giro del piccolo schermo; ma cento minuti di battute infilate non sempre con grande logica all'interno di una trama sconclusionata e prevedibile, certo non rappresentano l'idea migliore per confezionare una sceneggiatura. Accanto ai due c'è Giustino Durano, che interpreta lo zio: riferimento alla Vita è bella di Benigni, in cui aveva il medesimo ruolo? No, piuttosto ai cartoni animati della Disney, in cui l'unico ruolo di parentela ammissibile è quello di zii: e infatti quando vogliono raggirare l'anziano, i due nipoti si spacciano a loro volta per vecchie zie. Produzione a budget medio-basso, lavoruccio rapido a scriversi e forse ancor più a girarsi (i Fichi d'India mettono in scena per lo più sketch già solidi del loro repertorio), le risate sono garantite, molte o poche che siano, ma in sè Amici ahrarara non è sicuramente film memorabile. 3/10.
Due poveretti combinaguai cercano di farsi re-includere dal ricco zio nel suo testamento, confidando nello stato di salute precaria dell'anziano. Disastri in vista.
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