Regia di Robert Redford vedi scheda film
Robert Redford come Frank Capra, per narrare una favola che asseconda una tendenza tipica del popolo statunitense, il quale, avendo fondato una nazione soltanto pochi secoli fa, dispone di un immaginario collettivo carente di eroi; da qui la necessità di vederli anche là dove, in realtà, non ci sono: nel mondo dello sport. Ad essere ammantati in un’aura leggendaria, in questo caso, sono i campioni del golf. Anche se i contributi tecnici risultano di alto livello - scenografia, costumi, fotografia, montaggio e musica in particolare - il film, tra riflessioni new age e metafora della partita come possibilità di rinascita anche quando si è persa ogni speranza, finisce per annoiare chi non è appassionato di tale sport. Nonostante ciò, l’emozione di vedere nella scena finale Jack Lemmon - qui alla sua ultima apparizione in un cammeo non accreditato né nei titoli di testa né in quelli di coda - allontanarsi verso la morte, con la sua inconfondibile camminata ciondolante che ci ha regalato in passato un sacco di risate e una musica struggente in sottofondo, è tanta. Un groppo alla gola! Addio grande Jack. Non ti scorderemo. Mai!
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