Regia di Robert Redford vedi scheda film
Mi sono imbattuta in questo film per merito di Matt Damon; in seguito ho scoperto di Robert Redford alla regia, il che non guasta visto il recente La regola del silenzio e l'interessante Leoni per agnelli. Non c'è da girarci intorno: la cosa che mi ha stupita di più è lo sport descritto nel film, il golf. Non è uno sport tipicamente cinematografico no? Di solito si gioca a calcio, baseball o rugby, si raccontano vicende di pugili o comuque di sportivi "spessi". Qui Matt Damon è Junuh, un giocatore di golf! Redford, permettimi di essere sorpresa! Arrivata alla fine mi rendo conto di quanti pregiudizi ho creato, ma come me credo un sacco di altri spettatori. Magari dovrebbe essere apprezzato per la novità della trama visto che ci lamentiamo di un cinema ripetitivo tappezzato da reboot, prequel, sequel... Non so che accoglienza ricevette nel 2000 ma guardandolo oggi (14 anni dopo!) lo vedo come un film piacevole e di qualità, in cui non c'è un protagonista assoluto - anzi direi almeno tre, interpretati molto bene -, dove (contrariamente allo spot Fastweb) l'importante non è vincere ma partecipare, divertirsi, essere sportivi, comportamenti civili che ogni tanto qualcuno dimentica... Forse non sarà all'altezza di Cinderella man o Ogni maledetta domenica o ancora The fighter ma il senso è che spesso c'è bisogno di vedere con i propri occhi prima di stroncare qualunque lavoro altrui. Il film merita un 8 pieno.
Si adatta bene alle scene e accompagna alla perfezione i titoli di coda.
Devo ancora inquadrarlo ma nel film fa un lavoro corretto che non annoia affatto.
- Giovanissimo!
- Perchè adesso non lo è?!
Viso ingenuo e dolce, il suo personaggio reprime troppo dolore che, con l'aiuto di un caddy parecchio stravagante, riuscirà a superare.
Lui è il Bagger Vance del titolo, ossia il "caddy stravagante"! Decisamente in parte.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta