Regia di Kenneth Lonergan vedi scheda film
Un viaggio notturno in auto, un terribile incidente, una coppia di genitori perde la vita lasciando orfani i loro due figlioletti Terry e Sammy. “Conta su di me” fa il punto della vita di questi due ragazzi a distanza di un ventennio da quel terribile incidente e l’occasione è offerta dal ritorno a casa di Terry, dopo anni di vagabondaggi in giro per il mondo. Il conto che la vita presenta ai due ragazzi è salato: Terry è nomade, confuso, affascinante e autodistruttivo, Sammy, divorziata e con un bimbo, veste con fatica i panni della donna efficiente e irreprensibile che la bigotta comunità le ha assegnato, ma in realtà ha una personalità ribelle e scoppiettante. Terry lega istintivamente col nipote, un ragazzino sveglio che soffre la mancanza di un padre, ma Sammy ha il terrore dei guai che il fratello può causare e quando può cerca di separarli. I giorni nella casa avita trascorrono nella constatazione dell’irriducibilità tra un grande affetto e differenze insormontabili, che portano a una crisi finale. “Conta su di me” è un piccolo manuale sulla difficoltà di vivere, sulla discrasia che esiste tra ciò che siamo e ciò che vorremmo essere; Sammy e Terry sono le facce di una stessa medaglia, una sorta di doppia personalità che ci colpisce con una delicatezza sottile e insinuante, continuamente alimentata dalla bravura dei due interpreti Mark Ruffalo e Laura Linney candidata al prossimo Oscar.
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