Alberto sarebbe felicemente sposato con Margherita. Sarebbe, perché i due non hanno figli: è Margherita a non volerli. Così, mentre si trova in missione per la sua ditta in Brasile, Alberto mette incinte sei donne. Non ha fatto molta fatica, dato che dove è capitato non ci sono uomini...
Note
La cosa più bella del film è la cinefilia: non solo l'autocitazione (il protagonista è lo stesso di _Ratatataplan_), ma anche l'omaggio a Stanlio e Ollio e la presenza di Maria de Medeiros e Jean Rochefort. Si vorrebbero più trovate e una caratterizzazione maggiore dei personaggi femminili. L'operazione, comunque, ispira simpatia.
VOTO : 6 Film curioso simpatico e direi pure ambizioso lascia purtroppo un pò con l'amaro in bocca. Comunque alternativo e multinazionale con una fotografia bella e trovate sceniche che raramente si vedono in Italia.
Il punto più basso della carriera cinematografica di Nichetti, addirittura peggiore del già mediocre Palla di neve, che quanto meno era indirizzato a un pubblico di bambini (che purtroppo apprezzarono assai poco: ricordo una proiezione durante la quale i ragazzini dormivano o chiedevano ai genitori di portarli via).
Honolulu Baby è quasi il grado zero della sceneggiatura… leggi tutto
Il punto più basso della carriera cinematografica di Nichetti, addirittura peggiore del già mediocre Palla di neve, che quanto meno era indirizzato a un pubblico di bambini (che purtroppo apprezzarono assai poco: ricordo una proiezione durante la quale i ragazzini dormivano o chiedevano ai genitori di portarli via).
Honolulu Baby è quasi il grado zero della sceneggiatura…
Nichetti tenta di chiudere il cerchio: riprende il protagonista del suo primo film, Ratataplan, di 22 anni prima, per raccontare una storiella surreale e al tempo stesso moderna, lieve e fiabesca ma in sostanza lucidissima. Pure troppo, infatti: manca quasi del tutto, rispetto al primo capitolo, quell'occhio visionario e quella prospettiva onirica, immaginifica che facevano di Ratataplan una…
E' un brutto seguito di Ratataplan che non ha niente a che vedere con questo, a parte il nome del protagonista. Il film è tremendamente noioso, lento, piatto e quasi mai divertente. Nichetti, ormai in crisi da tempo immemore, chiudo tristemente una carriera cinematografica iniziata sotto i migliori auspici ma ben presto deragliata.
Dispiace che questo film non sia stato visto da nessuno perchè il biìuon Nichetti ci teneva molto. Detto questo il film è un Nichetti in tono minore. Interessante e originale come ogni suo film soprattutto nella prima parte, tende ad annoiare nella seconda, perchè è un pò ripetitivo. Non brutto,ma tutto sommato un occasione perduta. Simpatico Rochefort.
LA PRIMA PARTE DEL FILM CON UN NICHETTI ISPIRATO E CON UNA REGIA VERAMENTE CURATA SALVANO UN FILM CHE NEL SECONDO TEMPO PERDE DI RITMO E DI EFFICACIA.PECCATO PERCHE' ALLA FINE LA VISONE DEL FILM NON E' SCONSIGLIATA MA NEMMENO NECESSARIA.AL DI LA' DI TUTTO UN ESPERIMENTO INTERESSANTE.
È l’ormai famoso film nato in Internet: un sito frequentato da 20.000 visitatori ne ha raccontato la lavorazione in diretta, giorno dopo giorno. Ed è il primo film italiano realizzato completamente in digitale, con effetti a volte visibili, a volte invisibili e vieppiù sorprendenti (l’esempio più clamoroso: nelle scene girate in Almeria, il computer ha aggiunto la luce del sole anche…
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Commenti (2) vedi tutti
Lento, piatto e mai divertente.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiVOTO : 6 Film curioso simpatico e direi pure ambizioso lascia purtroppo un pò con l'amaro in bocca. Comunque alternativo e multinazionale con una fotografia bella e trovate sceniche che raramente si vedono in Italia.
commento di supadany