Regia di John Herzfeld vedi scheda film
Un concentrato di stereotipi per una parabola sulla violenza televisiva che non esita a inserirsi nel filone da essa stessa denunciato. Sangue, brutalità, sparatorie, non manca nulla di quanto si sia già visto per qualche decade di spietati polizieschi metropolitani e De Niro che fa lo sbirro risoluto e bendisposto ad andare contro le regole e l'etichetta (anche quando potrebbe benissimo attenercisi) è la ciliegina su questa vecchia torta ammuffita e ricoperta di invitante caramello. Tutto attorno c'è una stantia questione etica sulla televisione che 'premia' gli assassini e si rivela l'interrogativo esplicito sull'effettiva opportunità di concedere pubblicità ad esempi umani poco edificanti (qui si parla di serial killer, ma facilmente si può traslare il discorso su certa tv spazzatura tipica dei reality: legale, ma pur sempre feccia). Anche questo non solo non è granchè nuovo, ma è esposto in modo banale e caricaturale.
Un russo e un ceco si aggirano per NY con una videocamera: uno è un serial killer e l'altro il suo 'cameraman', che spedisce le registrazioni degli assassinii ad un reality televisivo seguitissimo. Un coraggioso poliziotto non incline alle regole decide che è ora di farsi giustizia da sè.
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