Regia di François Ozon vedi scheda film
Ho esitato un paio di giorni prima di prendere la penna e scrivere queste due righe due su di un film che non mi ha assolutamente convinto, di cui non si sentiva la necessità e che arriva alla sufficienza giusto per la più che buona interpretazione del suo protagonista; solitamente preferisco ignorare piuttosto che parlar male di qualcosa o di qualcuno e dunque mi asterrò ringraziando comunque la pellicola per avermi fornito l'occasione di rivedere Le lacrime amate di Peter von Kant, che non frequentavo dalla sua uscita e che mi ha permesso, ancora una volta, di apprezzarne l'algida quanto formale bellezza e necessità, tutt'ora inalterata. La differenza di classe dei due registi, se poi volete, sta tutta lì, nella differente uscita di scena dei due segretari....
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