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X - A Sexy Horror Story

Regia di Ti West vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su X - A Sexy Horror Story

di axe
7 stelle

Anni '70, Texas. Una troupe di sei persone (tre attori, due tecnici, il produttore) con l'intenzione di girare un film pornografico attraversa, a bordo di un furgone, praterie desolate; raggiunge una fattoria isolata, abitata da due anziani male in arnese. Il vecchio Howard, pagato per ospitare la troupe e mettere a disposizione la magione per le riprese, non mostra benevolenza verso il gruppo; la moglie, Pearl, rimane apparentemente indifferente. I sei, non senza discussioni, si mettono all'opera, convinti di poter lavorare tranquillamente. Ma commettono un grave errore; Howard e Pearl, individui indissolubilmente legati l'uno all'altro, hanno per loro ben altri progetti. Un buon horror, primo episodio di una prevista trilogia, diretto dal regista statunitense Ti West, il quale apre il suo racconto ricostruendo contesti ambientali e sociali morbosi, corrotti. I sei personaggi iniziano la loro avventura in un Sud degli U.S.A. bigotto, violento, privo di prospettive, quasi in decadenza. Ognuno di essi ha una motivazione specifica per prendere parte al progetto. L'attrice Bobby-Linne, molto "materiale", è in cerca di denaro e divertimento; l'attore Jackson, reduce del Vietnam, sa che tutto è meglio della guerra. Rj, il cameraman, ha intenzione di sfruttare l'occasione per far pratica nella tecnica cinematografica e porta con sè la timida fidanzata Lorraine. Il produttore, Wayne, mosso, in ultima analisi, dall'avidità, lascia che nel film reciti la fidanzata Maxine, giovanissima cocainomane, convinta di essere una sex-symbol sulla via del successo. Ognuno dei sei vive con disinvoltura la partecipazione al progetto; nessuno sembra considerarlo un male, salvo Rj, il quale, nonostante l'entusiasmo, sceglie di contrastare la decisione di Lorraine di recitare. I due anziani sono persone molto peggiori di loro, non - come si potrebbe in un primo momento immaginare - per eccesso di bigottismo, bensì perchè hanno alle spalle una lunga carriera di assassini, avendo piacere di uccidere gente di passaggio presso la loro dimora. Alla gioventù o bellezza di Maxine, Bobby-Linne, Lorraine, Jackson, la coppia formata da Howard e Pearl oppone la vecchiaia, la corruzione, un aspetto sgradevole. I due traggono forza da un legame morboso e risalente nel tempo; l'ispiratrice è Pearl, la quale, prima dell'entrata in azione della diabolica coppia, vedendo nella bella ed un po' vanitosa Maxine l'immagine di sè stessa da giovane (non a caso, i due personaggi sono interpretati dalla stessa attrice, Mia Goth) tenta di metterla in guardia, invitandola a fuggire senza riferire alcunchè della conversazione. Scatenatasi la violenza contro i membri della troupe, Pearl non ha pietà per nessuno; entra in competizione con le giovani del gruppo, trae eccitazione dal sangue, arde di vita e desiderio; chiede soddisfazione al marito, Howard, un uomo che da decenni la venera, l'asseconda, la protegge. Il confronto finale avviene con Maxine, la quale riesce ad ucciderla e fuggire. La vicenda rimane in sospeso; la polizia giunge sul luogo del massacro trovando la pellicola del film pornografico precedentemente girato, e potrà, quindi, sapere della presenza della giovane, pur non immaginandone il ruolo. Elementi sovrannaturali non sono presenti in quest'horror, tralasciando, forse, doti fisiche sproporzionate per due ultraottantenni. Il sangue scorre copioso; la violenza è estrema. Ma l'orrore vero non è lì; potrebbe rintracciarsi nell'innaturalità del legame tra Howard e Pearl, pulsante, vitale, egoista, malvagio; il contrario di ciò che potremmo attenderci da persone anziane. Un qualcosa di ancestrale ed immutabile, in contrapposizione ai più contingenti sentimenti dei pesonaggi della troupe. O anche nella ricostruzione dell'ambientazione, intrisa di miseria materiale e sociale, sporca, senza speranze. Il ritmo del film è sostenuto; la prima parte è dedicata alle operazione della troupe, impegnata nelle riprese ed in un costante confronto che porta alla luce le opinioni dei singoli. Nella seconda parte, prevale la violenza. Un'operazione di "routine" per i due padroni di casa, che si trasforma, tuttavia, nella loro disfatta. La suspense è notevole; la sequenza introduttiva dà l'impressione che nella magione Howard sia avvenuto qualcosa di veramente orrendo, pur non facendo comprendere i dettagli.L'epilogo, pertanto, non è scontato; intrigante il colpo di scena finale. Fotografia in linea con l'atmosfera, con predominanza di colori spenti in ogni contesto ambientale. Ho apprezzato il lavoro di Ti West. Dirige un horror d'impostazione classica, ben dosandone gli "ingredienti" e caratterizzando due villains ... d'eccezione ! Ben vengano seguiti, se si attestano su questo livello.

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