Regia di Ti West vedi scheda film
Ti West si conferma, con tenacia, un autore horror del tipo "m'impegno ma proprio non ce la faccio". Un mestierante un po' troppo sopravvalutato da anni che arriva sempre alle soglie dei playoff della serie B del cinema horror. Con questo film piuttosto furbo, dove mischia il sesso (epurato, tranquilli, mica abbiamo le palle, qui!) e lo slasher da profondo sud americano, bigotto e psicopatico da sempre, potrebbe anche riuscire a prendere l'ultimo posto valido per giocarseli, i playoff, ma, a conti fatti, non ci riesce. Dunque cosa abbiamo: una banda di ragazzotti che cercano il boom con il porno, girando un filmetto in una fattoria in Texas, quindi fisici a volontà, chiappe e tette, una coppia di nonnetti psicopatici, che fanno fatica a camminare ma, com'è come non è, paiono più cattivi di Leatherface, sangue e finale aperto, per un possibile volume due (speriamo di no). Insomma, la solita minestra di gumbo sudista, con occhi, dita e budella. E' proprio l'atmosfera da horror anni settanta (siamo nel 1979) a tenere a galla il film, almeno nella prima ora, con una bella stilizzazione dei luoghi comuni dell'America del sud, (quasi avesse preso da Rob Zombie e dalla sua fantastica trilogia di Devil's Reject), dove anche i personaggi/attori girano bene, paiono crederci. Poi dall'ora e un minuto, quando inizia l'orrore, tutto è così sbrigativo e privo di invenzioni, e pure così improbabile, che si liquida tutto e tutti, in una mezz'ora di guazzabuglio. Insomma, fa due film differenti e il secondo affossa il primo. Un regista di grana grossa, commerciale anche se non vorrebbe e un horror estivo o poco più, con l'esca del porno, così, tanto per fare. No.
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